Riforma del commercio: Confcommercio Veneto chiede correttivi

Riforma del commercio: Confcommercio Veneto chiede correttivi

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20 novembre 2012

Confcommercio Veneto sollecita l'introduzione di ulteriori correttivi e più precisi strumenti per la tutela del territorio nella riforma regionale del commercio. Il parere positivo dell'associazione sul provvedimento è dunque rivolto al principio di salvaguardia stabilito in linea generale nel testo di legge, ma è vincolato a ulteriori e indispensabili correttivi che siano coerenti con il principio stesso. "L'idea di tutela introdotta nella proposta di legge regionale non basta a farci dichiarare soddisfatti - precisa il presidente Massimo Zanon - e per questo sollecitiamo l'inserimento nel testo di legge di elementi normativi chiari e circostanziati, che consentano il rispetto di quell'indirizzo di principio espresso nel documento regionale. Troppo spesso, a fronte di buone intenzioni ci si è trovati ad assistere a scelte non più controllabili da parte dei vari organi che operano all'interno degli ordinamenti pubblici, iniziative che vanno a creare ancora squilibrio nella rete commerciale. Abbiamo assistito alla svendita diffusa del territorio da parte dei Comuni e non vogliamo che in futuro si possa ancora giocare sulle interpretazioni. Cosa che abbiamo ribadito anche in occasione delle recenti consultazioni in Regione. Non possiamo non insistere nel togliere ogni ipotesi di nuove iniziative fuori dai centri storici e dai centri urbani. La volontà politica di una legge, di questa legge in particolare, deve quindi essere fatta propria anche dalle norme urbanistiche". Confcommercio Veneto ricorda infine come i disagi subiti da intere zone della nostra regione a causa di due soli giorni di pioggia siano legati alla cementificazione selvaggia attuata fin qui in tutto il territorio. "Troppo è stato concesso all'edificazione di nuove strutture di grande impatto, con annesse infrastrutture, per poter considerare che indirizzi di principio, di per sé apprezzabili e apprezzati, siano sufficienti. Se siamo la seconda regione più cementificata d'Italia, dobbiamo attivare tutti gli strumenti possibili per non strappare il primato a chi ci precede". Di qui la richiesta da parte di Confcommercio Veneto di apportare importanti correttivi al disegno di legge in questione.

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