Riforma Welfare: le proposte del governo

Riforma Welfare: le proposte del governo

Aumento dal 50 al 60 per cento dell'indennità di disoccupazione e aumento della copertura previdenziale con il riconoscimento dei contributi figurativi. Questi i pilastri della riforma degli ammortizzatori sociali messa a punto dal ministero del Lavoro.

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25 giugno 2007
Apc-WELFARE/ DA AMMORTIZZATORI A GIOVANI, LE PROPOSTE DEL GOVERNO Riscatto laurea possibile fino a 120 rate mensili,senza inte

Riforma Welfare: tutte le proposte del governo

 

Aumento dal 50 al 60% dell’indennità di disoccupazione che sarà erogata per un periodo più lungo e incremento della copertura previdenziale con il riconoscimento dei contributi figurativi. Sono questi i pilastri della riforma degli ammortizzatori sociali messa a punto dal ministero del Lavoro e illustrata dal ministro Cesare Damiano alle parti sociali. La riforma sarà realizzata utilizzando le risorse dell'extragettito fiscale. Il 'tesoretto' da 2,5 miliardi di euro sarà anche utilizzato per aumentare le pensioni basse (1,3 miliardi) e per i giovani (600 milioni). La prima fase del progetto di riforma degli ammortizzatori intende effettuare interventi migliorativi sulle indennità di disoccupazione che riguardano tutti i lavoratori, ma in particolare i giovani, data l’elevata quota di under 30 presenti all’interno dei beneficiari delle indennità soggette agli interventi migliorativi. Nel dettaglio, gli interventi si articoleranno in:un miglioramento dell’indennità ordinaria di disoccupazione in riferimento al livello, alla durata e all’attuale profilo a 'scalare'. Uno degli obiettivi è quello di portare il tasso di sostituzione(attualmente al 50% per i primi sei mesi), fino al 60%; un aumento delle indennità di disoccupazione a requisiti ridotti, con profilo che incentiva i contratti a termine più lunghi; un aumento della copertura previdenziale mediante il riconoscimento di contributi figurativi correlati alla retribuzione di riferimento piena e non solo all’indennità percepita. Chi rifiuterà un nuovo impiego o un percorso di formazione perderà la tutela. Quanto agli interventi in materia di politiche attive per costruire nuove e più adeguate occasioni di impiego, si prevede un rilevante investimento per potenziare i Servizi per l’impiego anche al fine di legare l’erogazione delle indennità di disoccupazione a progetti di formazione e di inserimento lavorativo. Le risorse potranno essere usate anche per costruire agevolazioni per la stabilizzazione dei contratti di lavoro o percorsi di reinserimento.

Questi alcuni delle altre misure a favore dei giovani, del reddito e dell'occupazione:

 

RISCATTO LAUREA: sarà più facile e meno costoso il riscatto della laurea. Per chi è nel sistema contributivo potrà pagare, oltre che in un'unica soluzione, anche fino a 120 rate mensili, senza interessi. E' possibile chiedere il riscatto duranti studi universitari ancora prima di iniziare l'attività lavorativa, pagando un contributo, per ogni anno, definito dalla legge. Per i lavoratori che sono nel sistema previdenziale retributivo o misto vengono uniformate le diverse modalità di rateizzazione del contributo di riscatto, attualmente in vigore nei diversi regimi pensionistici, e portate a 120 rate (oltre che in un'unica soluzione) dalle 48 o 60 attuali.

 

FONDI DI ROTAZIONE: vengono istituiti per consentire l'accesso al credito per sostenere le attività occuopazionali intermittenti dei parasubordinati, la disponibilità di credito per sostenere specifiche attività innovative progettate dai giovani e, per i giovani lavoratori autonomi, per facilitare il trasferimento generazionale e l’avvio di nuove attività.

 

BORSE E ASSEGNI: per migliorare i redditi dei giovani il governo sta valutando l’opportunità di un aumento dell’importo delle borse e degli assegni universitari, con caratteristica di parasubordinati. L'obiettivo è quello di compensare l’incremento dell’aliquota contributiva, che per queste categorie si è spesso convertita in una riduzione netta dell’importo percepito in quanto le disponibilità lorde messe a disposizione dalle Università e dagli altri enti erogatori, sono rimaste immutate.

 

TOTALIZZAZIONE: gli interventi sul cumulo dei periodi contributivi mirano a permettere di assicurare ai lavoratori l’utilizzabilità di tutti i contributi versati.

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