Riparte la protesta dei benzinai

Riparte la protesta dei benzinai

Annunciati altri 15 giorni di sciopero a partire dal mese in corso per protestare contro le liberalizzazioni del Governo e, in particolare, contro gli emendamenti al ddl Bersani. I gestori, inoltre, rifiuteranno qualunque forma di precettazione.

DateFormat

13 settembre 2007
Riparte la protesta dei benzinai

Riparte la protesta dei benzinai

 

I benzinai tornano sul piede di guerra. Le associazioni di categoria hanno infatti annunciato altri 15 giorni di sciopero a partire dal mese in corso per protestare contro le liberalizzazioni del Governo. Il calendario, si legge in una nota, “sarà definito nei prossimi giorni, unitamente ad una serie di nuove iniziative�.

“Il Governo dei forti, dell’industria petrolifera, dei marchi della grande distribuzione, produce un nuovo attacco, violento ed ingiustificato, ad una intera categoria di lavoratori - i gestori - che hanno il solo torto di difendere i propri posti di lavoro e la sopravvivenza di decine di migliaia di famiglie, ostacolando con ciò la realizzazione concreta di un patto che per tutti loro - Governo, petrolieri e GDO- vale circa 50 miliardi di euro l’anno�, dicono Figisc Confcommercio e Fegica Cisl.

“Il Governo - prosegue la nota - servendosi dei gruppi di maggioranza, ha infatti presentato al Senato emendamenti al ddl Bersani che azzerano qualsiasi regolamentazione sugli orari di esercizio e, soprattutto, abrogano le norme che finora avevano costretto i petrolieri ad accettare una forma di contrattazione capace di contenere il loro strapotere nei confronti dei gestori. Si tratta di una misura offerta ai petrolieri per consentire loro di liberamente colpire, precarizzare e schiacciare qualsiasi resistenza di una categoria già contrattualmente più debole: un vero e proprio mandato a liquidare l’unico ostacolo, l’unica voce dissonante, l’unica opposizione sociale ad un progetto che trova tutti i poteri forti coesi e fortissimamente interessati�, prosegue la nota.

Le organizzazioni rendono noto anche che, sempre nei prossimi giorni, “in considerazione della drammaticità delle condizioni in cui sono poste dalle stesse Istituzioni del Paese, comunicheranno alle Autorità competenti ed alle Prefetture l’intenzione di non rispondere a qualsiasi forma di precettazione�.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca