Alla scoperta dei (tanti) tesori nascosti delle Marche

Alla scoperta dei (tanti) tesori nascosti delle Marche

A Roma conferenza stampa dedicata alle strategie per far crescere e sviluppare l'accoglienza e la ristorazione nel territorio marchigiano. 

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23 ottobre 2023

Benessere e la longevità: parole d'ordine che identificano alla perfezione un territorio come quello delle Marche, un territorio per certi versi ancora inesplorato sia dal punto di vista paesaggistico che culturale. E proprio le strategie mirate alla crescita e allo sviluppo dell'accoglienza e della ristorazione, sono state al centro della conferenza stampa organizzata dal senatore Antonio De Poli nella sala Nassiriya di Palazzo Madama. Parlando di accoglienza e ristorazione non poteva certo mancare Confcommercio, da sempre "collante" fondamentale tra queste realtà e, visto che si è parlato di Marche, sono stati invitati a intervenire il presidente e il direttore di Confcommercio Marche Centrali, Giacomo Bramucci e Massimiliano Polacco. "Siamo nel cuore delle istituzioni del nostro Paese con il cuore imprenditoriale della nostra regione", ha detto Bramucci. "La cultura dell’accoglienza per noi è fondamentale e per scattare meglio la fotografia di quelli che vengono nella nostra Regione sia come età che come preferenze abbiamo realizzato un’indagine in collaborazione con l’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio". "I turisti - ha osservato ancora Bramucci - sono principalmente influenzati da esperienze personali e passaparola e poi ci sono quelli che scelgono la propria destinazione turistica grazie a internet e dunque è necessario puntare sulle identità digitali delle aziende".  Secondo Massimiliano Polacco, "tante sono le motivazioni che spingono i turisti a visitare le marche: mare, natura, eccellenze, enogastronomiche e anche le ricchezze del patrimonio artistico". "Un tallone di Achille è quello dello shopping, dobbiamo puntare sulla rinascita dei borghi storici della nostra regione favorendo contestualmente la presenza di esercizi commerciali". Polacco ha quindi sottolineato che "è necessario creare un’identità molto forte, per fare delle marche una regione ben caratterizzata come lo sono tante altre in Italia". Secondo Polacco, tra gli interventi da fare per rilanciare ulteriormente il turismo bisogna incentivare e riqualificare l’accoglienza a tutti i livelli della filiera turistica e sviluppare la digitalizzazione.  Anche la Fipe ha voluto portare il suo contributo con la presenza dello chef stellato Moreno Cedroni che fa parte del comitato direttivo della federazione e del vice direttore nazionale di Fipe, Luciano Sbraga. "Mi piace l’accostamento tra turismo e internazionalizzazione - ha detto Sbraga - perché il turismo è essenzialmente esportazione della propria identità. Quando si pensa al made in Italy noi richiamiamo le quattro A: agroalimentare, abbigliamento, arredamento e automazione, alle quali dobbiamo aggiungere anche la quinta A quella di accoglienza. "La filiera del turismo - ha poi concluso Sbraga - merita maggiore considerazione da parte delle istituzioni, la ristorazione al momento è fuori dalla definizione di impresa turistica e questo esclude il settore da una serie di provvedimenti a supporto delle imprese". Tra gli interventi della giornata c'è stato anche quello di Marco Bruschini direttore dell'Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione delle Marche. Bruschini ha evidenziato che "il concetto della stagione è cambiato e deve prenderne atto sia chi imposta le politiche per attirare il turista, sia chi lavora nel comparto". "Non c’è più la stagione a cui finora eravamo abituati. Cioè, quella tradizionale che andava dal primo maggio al 15 settembre. E questa è una delle conseguenze dei cambiamenti climatici di cui devono essere consapevoli tutte le istituzioni, gli operatori, le associazioni, l’organizzazione dell’accoglienza e dell’ospitalità". "La stagione, almeno quella balneare, deve iniziare magari dal primo giugno e tenere conto di quest’estate che si allunga fino al 31 ottobre. E quindi, dobbiamo adeguare tutte le misure per accompagnare la stagione turistica balneare al di là del 15 settembre e promuovere queste nuove date. Ma più di tutto dobbiamo iniziare a ragionare con i programmi delle vacanze dei turisti stranieri non solo con il calendario delle vacanze italiano".

 

 

 

 

a cura di

Ugo Da Milano

 

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