Rivolta: "non si esce dalla crisi se non si aiutano le imprese a colmare il digital divide"

Rivolta: "non si esce dalla crisi se non si aiutano le imprese a colmare il digital divide"

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6 marzo 2014

 

"Quello delle nuove tecnologie digitali è il comparto che in assoluto, ogni giorno sempre più, si afferma nel mondo. E il commercio elettronico non fa eccezione con un trend in costante crescita soprattutto in Europa dove, in media, la percentuale di utenti che acquista sul web è del 61% e ci sono Paesi, come la Germania o la Gran Bretagna, dove circa il 20% delle imprese ormai effettua vendite on line". Lo ha ricordato Francesco Rivolta, direttore generale di Confcommercio, nella sua introduzione alla lectio magistralis di Eugene Kaspersky, sottolineando inoltre che "il ruolo e l'utilizzo del web è sempre più rilevante e sempre più presente nella nostra società e nel nostro vivere quotidiano". Per questo "è indispensabile non solo una maggiore attività di prevenzione e controllo, ma occorre anche una migliore regolamentazione del web e delle attività che in esso si svolgono". Rivolta ha quindi ricordato che "tecnologia e innovazione sono potenti driver di stimolo per la modernizzazione dei processi e piattaforma d'accesso alle opportunità dell'economia globale. L'innovazione, in particolare, rappresenta un fattore di sopravvivenza, di competitività, e, in prospettiva, di crescita non solo per le imprese ma per tutto il Paese". Ma questo processo "deve essere incentivato e agevolato dalla cornice istituzionale, senza la quale continueranno a permanere sacche di digital divide tanto culturali quanto tecnologiche, soprattutto nelle pmi e nell'impresa diffusa. Non è, infatti, pensabile l'uscita dalla crisi, puntando solo sulla parte digitalizzata e competitiva del sistema imprenditoriale, e non tendendo conto di una notevole fetta di piccole imprese che devono essere messe nelle condizioni per superare il cosiddetto digital divide, che ancora le caratterizza e le penalizza". Il direttore generale di Confcommercio ha auspicato a questo proposito che "il nuovo Governo realizzi a breve quanto annunciato relativamente all'Agenda Digitale che si propone il raggiungimento di una piena capacità di utilizzazione della rete nella Pubblica Amministrazione, nella sanità, nella scuola, tra i cittadini, le famiglie e gli individui in condizioni di disagio sociale, nel settore imprenditoriale, con un particolare accento e specifica attenzione alle pmi". Da parte sua, ha concluso Rivolta, Confcommercio "continuerà l'impegno che da sempre la vede in prima linea per cercare di colmare il solco sempre più profondo fra i bisogni reali delle imprese e le risposte dell'infrastruttura politica, fiscale e burocratica".

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