All'interno della nuova associazione "Confcommercio centro di Roma" presieduta da David Sermoneta e di cui faranno parte piazza in Lucina ,via di Campo Marzio, piazza di Spagna, via Frattina, via Bocca di Leone e via Due Macelli non solo negozi e boutique ma anche alberghi e ristoranti.

 

Creare un nuovo Rinascimento nel Tridente per assomigliare sempre più al Quadrilatero della moda di Milano, valorizzando eleganza e bellezza senza abusivi, centurioni, baracche e questuanti. Le più preziose strade e piazze del centro storico, si uniscono per la prima volta, sotto la regia di Confcommercio , con l'obiettivo di rilanciare le attività commerciali e rappresentare una vetrina sempre più internazionale. All'interno della nuova associazione "Confcommercio centro di Roma" presieduta da David Sermoneta e di cui faranno parte piazza in Lucina ,via di Campo Marzio, piazza di Spagna, via Frattina, via Bocca di Leone e via Due Macelli - ma presto se ne aggiungeranno altre - non solo negozi e boutique ma anche alberghi e ristoranti. "Grazie a questo progetto, sarà messa in campo una sinergia su molti temi come quello della sicurezza, dei rifiuti, del decoro — spiega Rosario Cerra, presidente di Confcommercio Roma —. E anche per l'amministrazione sarà più facile avere un unico interlocutore. Per quanto riguarda il decoro, soprattutto per quegli esercizi commerciali che hanno attività all'aperto, abbiamo già una proposta pronta: dare a tutti delle linee comuni, dei layout per i disegni e gli arredi, indicando, eventualmente, anche i fornitori, come avviene a Parigi". "Dal 12 dicembre fino al 6 gennaio - aggiunge Cerra - la scalinata di Trinità dei Monti, chiusa per il restauro, sarà illuminata e restituita alla cittadinanza grazie alle immagini sacre proiettate sul monumento. Un esempio di come, una situazione che può penalizzare il centro, possa invece trasformarsi in un'opportunità di attrazione e visibilità». L'adesione di via C ondotti è invece solo questione di tempo: "A gennaio abbiamo l'assemblea dei soci", dice Gianni Battistoni, presidente dell'associazione di strada. «Abbiamo all'interno alcune società multinazionali, le procedure richiedono più tempo. Ma credo molto in questo progetto, dobbiamo fare massa, essere uniti per far capire una volta per tutte che il Tridente va protetto".