Ruote d’Italia: “la transizione ecologica non smantelli l’economia”
Ruote d’Italia: “la transizione ecologica non smantelli l’economia”
Quante volte noi della Fai/Conftrasporto abbiamo evidenziato il sacrosanto principio che, pur nella necessità che nessuno nega, di operare per garantire il rispetto ambientale, questo debba assolutamente potersi coniugare con i problemi dell’economia e con le istanze sociali? Speriamo che anche il ministro Pichetto Fratin sia di questo avviso.
Durante i precedenti Governi non si è mai sentita una determinata difesa di un principio, almeno per noi, assolutamente non negoziabile. Oggi registriamo con piacere che il premier Giorgia Meloni lo ha rilanciato nel corso del Suo intervento all’assemblea di Assolombarda, dando la linea del Suo governo.
Il principio comincia dunque a farsi strada nella politica nazionale. Lo evidenziamo con particolare piacere in quanto ci piace collegarlo con l’azione che il Ministro Salvini, sia sulla delicata vicenda Brennero che sul tema della infrastrutturazione del Paese, elemento necessario per rilanciare l’economia nazionale, sta con determinazione portando avanti.
La Fai/Conftrasporto più volte ha evidenziato quanto per il sistema produttivo sia essenziale una logistica adeguata ed europea. Quanto il tema dei collegamenti, delle interconnessioni delle attività portuali e delle, ferroviarie, in una parola il tema dell’accessibilità sia essenziale e vincente per un’economia che vuole poter competere in Europa.
Ora siamo certamente sulla buona strada ma occorre andare avanti senza mai sottovalutare l’importanza di un comparto come l’autotrasporto per un Paese come il nostro. Qui torniamo alla necessità che da parte di chi governa si dia grande attenzione all’attività di autotrasporto. È bene rammentare l’apologo di Menenio Agrippa, con cui fece comprendere ai plebei che si erano ritirati sul Monte sacro, che con la loro protesta si sarebbe generata la rovina dei loro oppressori ma contemporaneamente anche quella di loro stessi.
Ebbene voglio, non certamente perché ne esiste la necessità in quanto ben conosco i convincimenti dei gruppi dirigenti che con grande spirito di sacrificio hanno consentito che Conftrasporto divenisse l’unica vera rappresentanza di un sistema, evidenziare al Governo l’importanza di trovare risposte ai tanti problemi del sistema logistico, senza mai pensare di sottovalutare qualche componente. Le merci sono competitive, e di conseguenza lo è il sistema economico che le produce, se funziona l’intero mondo della logistica. Basta che uno di questi soffra e si senta ai margini che le ricadute coinvolgono tutti. Particolarmente l’autotrasporto che, non lo si dimentichi mai, garantisce la movimentazione di circa il 75/80% delle merci.
Bene, quindi, le posizioni e la consapevolezza del Presidente Giorgia Meloni e di Matteo Salvini che stanno, ritengo di poter affermare con convinzione, facendosi portatori degli interessi del sistema logistico nazionale e quindi, non come sostiene l’onorevole Bonelli, per una campagna contro clima e futuro, ma dell’intera nostra economia.
Paolo Uggè