L’Unione commercio turismo servizi Alto Adige si dice assai scettica sull’eventualità di liberalizzare i saldi di fine stagione e si esprime a favore del mantenimento di termini fissi e del posticipo dell’inizio delle svendite di fine stagione invernale. “Le esperienze dell’estero – spiegano Walter Amort e Werner Frick, rispettivamente presidente e direttore dell’Unione – dove i saldi di fine stagione sono stati liberalizzati non possono dirsi positive. In Germania ed Austria i saldi sono stati liberalizzati ormai da anni, con l’unico risultato che ora, in entrambi i Paesi, è stato deciso di reintrodurre una data di inizio delle svendite di fine stagione, cui aderire su base volontaria. Da sottolineare anche la scelta di posticipare la partenza dei saldi alla fine di gennaio”. Il tema è stato discusso durante la recente riunione della Giunta esecutiva dell’Unione.

In Germania, quest’anno, i saldi di fine stagione invernale hanno preso il via lunedì 25 gennaio, e dureranno, a seconda delle zone, fino a due settimane. Oltre due terzi dei negozi aderiranno volontariamente a queste disposizioni. In Austria, invece, ha preso il via giovedì 28 gennaio la campagna “Giorni piccanti per il commercio”, che si tiene due volte all’anno ed è diventata, nel frattempo, un appuntamento fisso. Gli esercizi commerciali devono mettere in vendita la merce in liquidazione, le rimanenze di magazzino e i capi in esposizione, svuotando così i propri scaffali per fare posto alle nuove collezioni di moda. I saldi di fine stagione diventano così uno strumento di grande importanza per i negozi. Anche i consumatori sono favorevoli alla programmazione dei saldi, un ulteriore motivo che ha portato alla reintroduzione di termini fissi per le svendite.