Saldi: in Emilia Romagna le vendite "tengono"

Saldi: in Emilia Romagna le vendite "tengono"

Secondo un'indagine della Confcommercio regionale, il 45% dei negozianti intervistati dichiara un andamento stabile delle vendite rispetto allo scorso anno, e un 10% circa (+2% rispetto al 2013) ha rilevato un aumento.

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18 luglio 2014
Vendite complessivamente in tenuta rispetto all'anno precedente (per il 55% degli esercizi commerciali intervistati) e grande attenzione alla qualità da parte dei consumatori:  questi i dati relativi alle prime due settimane dei saldi raccolti da Confcommercio Emilia Romagna attraverso la consueta indagine condotta dal Centro studi Iscom Group su un panel di imprese commerciali di tutta la regione. In lieve aumento, rispetto allo scorso anno, la spesa media pro-capite, che si attesta in media a 78 euro (e arriva ad 83 euro circa per l' abbigliamento e le calzature). Circa 175 euro la spesa per un nucleo familiare medio  calcolato dall' Istat in 2,2 componenti). Secondo l'indagine, il 45% degli 
intervistati dichiara infatti un andamento stabile delle vendite del periodo rispetto allo scorso anno, ed un 10% circa (+2% rispetto al 2013) rileva aumenti delle vendite. Rispetto all'ultimo triennio, i dati rilevano un tendenziale lieve miglioramento dell'andamento delle vendite del periodo, con trend più positivo per il settore abbigliamento 
(vendite aumentate per il 14% degli intervistati) rispetto al comparto degli altri beni persona. "Di fronte al cambiamento strutturale del mercato - commenta Pietro Fantini, direttore di Confcommercio Emilia Romagna - i saldi rappresentano ancora un momento importante per le nostre imprese". L'indagine conferma che il processo di scelta ed acquisto è sempre più razionale: la clientela è più attenta alla spesa (53%), verifica attentamente il prezzo scontato (21%) e compra solo lo stretto necessario (36%), senzaabbandonarsi all'acquisto "di impulso". Infine, per il 18% degli intervistati si rileva la tendenza della clientela a comprare quasi esclusivamente nei saldi, riservando a questo periodo spese necessarie che si erano precedentemente rimandate. Tra gli elementi che incidono sulla dinamica delle vendite in saldo si rileva in particolare la  riduzione della capacita' di spesa delle famiglie (19%), condizionata dall' attuale situazione economica. Il 45% degli operatori ha adottato iniziative di comunicazione pre-saldi, 
tra cui il 22% attraverso social network. In via di diffusione anche la scelta di organizzare eventi di richiamo nel punto vendita. Tra i prodotti più venduti, t-shirt, magliette e 
abiti estivi; le scarpe sportive di marca sono il prodotto-moda dell'estate. Il 45% degli operatori indica in aumento le vendite di prodotti di fascia media.

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