Saldi invernali: nel Torinese flessione anche nel 2013

Saldi invernali: nel Torinese flessione anche nel 2013

L'Ascom provinciale stima un calo del 7% rispetto al 2012, con lo scontrino medio sceso da 119 a 105 euro. Coppa: "un risultato che non ci coglie impreparati, serve un Governo in grado di dare urgentemente risposte concrete".

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28 febbraio 2013

A due giorni dal "fischio finale", Ascom Torino ha divulgato il bilancio dei saldi invernali 2013. C'è davvero poca euforia tra i commercianti, in particolare di quelli del settore Abbigliamento (il più coinvolto dalle vendite di fine stagione). "Chiudiamo il capitolo  – spiega Francesco Cena, presidente del Sindacato Abbigliamento dell'Ascom di Torino e provincia – con una flessione media nelle vendite pari al meno 7% rispetto ai saldi invernali dell'anno scorso che già avevano chiuso con un calo del meno 6,5% rispetto ai precedenti. A patire di più è stata indubbiamente, ancora una volta, la fascia media del mercato, con una migliore tenuta da parte dell'  ‘uomo' e dell'intimo femminile'. Lo scontrino medio è nuovamente sceso: dai 119 euro del 2012 agli attuali 105 ". Ancora un bilancio negativo, dunque, nonostante l'incremento delle vendite registrato nei primi giorni a prezzi scontati e nonostante il fatto che "in questi ultimi giorni, grazie al maltempo, gli scontrini siano saliti in media di un buon 20%, limitando così il calo che a metà febbraio sfiorava il 10%".  "Purtroppo -  afferma Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Torino e Confcommercio Piemonte - si tratta di un bilancio che non ci coglie nemmeno più di tanto impreparati, se si pensa al trend negativo dei consumi che si protrae ormai da anni e che solo per il passato periodo natalizio ha fatto mediamente registrare, per quanto riguarda il settore Abbigliamento, cali d'incasso varianti dal meno 11 al meno 12% rispetto al già critico Natale 2011, chiuso a meno 8%". "E la situazione – conclude la presidente Coppa - visti anche gli ultimi risultati elettorali (esatto contrario di ciò che avremmo auspicato in tempi di pesantissima recessione) non ci pare indirizzata a soluzioni di rapida ripresa economica, anche se confidiamo nella responsabilità di tutte le forze politiche, ai fini della costituzione di un governo in grado di dare urgentemente risposte concrete ai bisogni delle imprese e all'incentivazione dei consumi". 

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