Sangalli: "un premio alla memoria, ma soprattutto un premio che è capace di dare ancora speranza"

Sangalli: "un premio alla memoria, ma soprattutto un premio che è capace di dare ancora speranza"

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24 giugno 2019

Pubblichiamo il testo integrale dell'intervento del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli

Anche da parte mia un saluto con grande riconoscenza e profondo rispetto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Ringrazio la famiglia Ambrosoli che ci ha coinvolto in questo progetto fin dal 2012 e che ha sempre saputo fare di un dolore privato un progetto collettivo. I riconoscimenti che assegna questo Premio hanno un valore che non ha prezzo. Il valore della fiducia.  Fiducia nella possibilità di un singolo uomo di cambiare le cose. Fiducia nella capacità della parte sana della società di unirsi e mobilitarsi. Fiducia non come fatalistica attesa, dunque, ma determinazione e coraggio.  Che poi è quello che fa ogni giorno un vero imprenditore.

Per questo, per la Camera di commercio di Milano e la Confcommercio Imprese per l'Italia, è un grande onore sostenere il Premio intitolato a Giorgio Ambrosoli. Con questo spirito rinnoviamo ogni anno come Confcommercio la giornata Legalità Ci Piace. Con questo spirito, la Camera di commercio di Milano ha promosso il recupero dell'archivio della Banca privata italiana, di cui Giorgio Ambrosoli fu, fino al sacrificio, commissario liquidatore. Mi auguro che tanti ricercatori, soprattutto tra i più giovani, ne possano fare buon uso. Ed è ai più giovani -penso di poter dire- che questo Premio in particolare si rivolge per l'esempioche ispira. Con le sue scelte consapevoli –la scelta di cercare la verità- Giorgio Ambrosoli ha tracciato una strada. Per quelle scelte –scelte "normali", da brava persona, da professionista serio- è stato assassinato. Ma, facendo quelle scelte –più coraggiose perché troppo solitarie- Giorgio Ambrosoli ha lasciato più di quanto sono riusciti a togliergli e a toglierci. Umberto, nel suo bellissimo libro dal titolo "Qualunque cosa succeda…", ha scritto che suo padre era "una persona come tante, ma che più di tanti ha saputo vivere e difendere i valori per lui prioritari.  Può non essere un obiettivo facile, ma è certamente un obiettivo che tutti noi ci possiamo dare, vivendo con responsabilità nei confronti di noi stessi e della società in cui viviamo".Così Umberto Ambrosoli nel suo libro. Con il suo sacrificio, infatti, Giorgio Ambrosoli ha risvegliato gli animi. Ha nutrito il senso dello Stato. Ha motivato altri uomini. Ha spinto a lavorare insieme. Sono passati 40 anni dalla morte dell'Avvocato Ambrosoli. E questo premio è certamente un premio alla memoria, ma più di tutti è un premio che è capace, ancora, di dare speranza.

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