Sangalli: "serve una spinta alla crescita, valorizzare l'economia dei servizi"

Sangalli: "serve una spinta alla crescita, valorizzare l'economia dei servizi"

Dalla convention di Confcommercio Toscana il presidente di Confcommercio invita a "reagire con immediata urgenza. Bisogna innescare un circolo virtuoso tra disciplina di bilancio, risanamento e spinta alla crescita".

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14 novembre 2011

Si è tenuta a Firenze, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, la convention di Confcommercio Toscana "Quale terziario nel terzo millennio?". ''Stiamo vivendo certamente un momento delicato e difficile, bisogna reagire con immediata urgenza, bisogna innescare un circolo virtuoso tra disciplina di bilancio, risanamento e spinta alla crescita perché senza crescita diventa tutto più difficile, a partire anche dal miglioramento dei conti pubblici'', ha detto a margine dell'appuntamento Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio.''C'è necessità quindi - per Sangalli - di attuare presto delle riforme valorizzando anche tutto quello che possono dare il mondo delle imprese e il mondo del lavoro: e, certamente, tra le imprese l'economia dei servizi che noi rappresentiamo, e che vale il 58% del Pil e il 53%dell'occupazione, rappresenta una grande risorsa''. "Chiediamo al governo - ha detto poi il presidente di Confcommercio - di fare in modo che tutta questa realtà produttiva, che noi rappresentiamo, che anche nei momenti di grandissima difficoltà non ha tirato i remi in barca, possa continuare ad andare avanti e lavorare''. Nel suo intervento il presidente Sangalli ha poi chiesto un cambio di passo ''sollecitando controllo e riduzione della spesa pubblica, riforma del sistema previdenziale e del fisco, cessioni di patrimonio pubblico, liberalizzazioni e semplificazioni, investimenti in infrastrutture e per l'efficienza energetica''. Quindi, ha spiegato il presidente di Confcommercio, ''una funzione pubblica più efficiente e una spesa pubblica più contenuta e produttiva: condizioni necessarie per una progressiva riduzione di un troppo elevato livello di pressione fiscale, che avanzi in parallelo al sacrosanto recupero di evasione ed elusione''. Sul versante della sicurezza sociale e dei rapporti di lavoro, Sangalli ha auspicato ''la chiusura del circuito della flexsecurity attraverso la riforma degli ammortizzatori
sociali'' e una ''riduzione di una troppo rigida segmentazione del mercato del lavoro tra l'area dei contratti standard e l'area dei contratti temporanei''. Fra le altre richieste di Confcommercio, maggiore impulso all'innovazione, all'efficienza nella logistica, alla collaborazione fra imprese e sistema bancario. Per il Paese servono poi ''riforme istituzionali e la riforma della rappresentanza politica, anche mediante una legge elettorale che restituisca ai cittadini la possibilità di scegliere gli eletti in Parlamento''. Secondo Sangalli simili riforme sono necessarie ''per rinnovare l'etica pubblica e per ridurre i costi della politica. E per ricostruire, lo ribadisco, credibilità e fiducia: la
fiducia degli italiani, la fiducia internazionale nei confronti dell'Italia. Agire è urgente, drammaticamente urgente a 150 anni dall'Unitù. Ce lo chiede l'Europa, e nessuno ci farà sconti''. Per il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ''stiamo affrontando una pagina nuova nella vita del nostro Paese. Bisogna affermare le ragioni della speranza, in un contesto nel quale ci viene detto che il futuro è tutto nero. Questo momento è un tornante della storia per il nostro Paese. Abbiamo bisogno di donne e uomini con il coraggio di rischiare contro la cultura della rendita''. Stefano Bottai, presidente di Confcommercio Toscana, ha sottolineato la necessità che la Regione Toscana
''passi dagli annunci ai provvedimenti: parlo in termini di infrastrutture, e in termini di rilancio dell'economia''. ''Troppo spesso discutiamo di eventi che non si trasformano in provvedimenti'', haaggiunto, specificando comunque che i rapporti con la Regione sono buoni, specialmente per l'impegno a favore dei centri commerciali naturali. Su questo punto, ha osservato Bottai, ''occorre insistere, perché la crisi ha comunque deteriorato sul piano finanziario questo tipo di relazioni; e la Regione deve riassumere un'iniziativa anche in questa direzione, perché è un'esperienza che ha dato frutti positivi''. Nell'attuale difficile contesto il presidente di Confcommercio Toscana ha
ammesso che ''la sfida è tenere'', e ha detto di aspettarsi dal nuovo governo nazionale ''un piano di ristrutturazione dello Stato abbastanza violento''. La priorità rimane comunque ''snellire la burocrazia e tagliare quei pezzi di amministrazione che sono improduttivi e non aiutano la crescita rapida delle imprese''.



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