Sardegna: la crisi immobiliare si "mangia" 9.000 posti di lavoro

Sardegna: la crisi immobiliare si "mangia" 9.000 posti di lavoro

Crollo del 20% negli investimenti per la prima casa con la conseguente perdita di posti di lavoro nell'edilizia. In questo scenario, rischia di aver ancor più pesanti ricadute la soppressione del ruolo degli agenti immobiliari.

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23 marzo 2010
EDILIZIA: CONFCOMMERCIO, PERSI 9

Crollo del 20% negli investimenti per la prima casa con la conseguente perdita di novemila posti di lavoro nell'edilizia. Sono i dati del 2009 che raccontano la crisi del mercato immobiliare in Sardegna. In questo scenario, rischia di aver ancor più pesanti ricadute la soppressione del ruolo degli agenti immobiliari. È quanto è emerso durante la tavola rotonda ''Mercato immobiliare e sviluppo locale: quali strategie e quali politiche a tutela dei consumatori a seguito della soppressione del ruolo'', promossa da Confcommercio e organizzata dai Mediatori agenti d'affari (Fimaa) e Agenti immobiliari professionali (Fiaip) preso la camera di commercio di Cagliari. Secondo uno studio presentato durante i lavori, nella provincia operano 168 agenzie immobiliari, mentre gli agenti abilitati sono circa mille.

I presidenti nazionali delle due associazioni, Valerio Angeletti e Paolo Righi, nei loro interventi hanno fatto il punto sugli sviluppi legislativi dell'art. 73, che recepisce nell'ordinamento italiano la Direttiva servizi dell'Unione europea, la cosiddetta Bolkstein. “Non siamo contrari alla liberalizzazione del mercato - hanno spiegato Angeletti e Righi - ma senza abbattere i livelli di professionalità degli intermediari e le garanzie per i consumatori”.

In una prima formulazione era prevista la soppressione del ruolo degli agenti immobiliari. Venerdì scorso, però, il consiglio dei ministri ha approvato un decreto legislativo che per questa categoria lascia invariati i requisiti specifici della professione.

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