Sib: "ignorati gli stabilimenti balneari, fatto gravissimo"
Sib: "ignorati gli stabilimenti balneari, fatto gravissimo"
“In questo particolare momento in cui il settore delle imprese balneari sta
affrontando i pesanti problemi che derivano dalla normativa della Comunità Europea
sulle concessioni demaniali, ci lascia letteralmente allibiti che il Governo
abbia definito un 'Codice del Turismo' nel quale vengono completamente ignorati
l’attività, il ruolo, la stessa esistenza delle imprese balneari che sono l’asse
portante del turismo italiano. Un comparto, il nostro, che, fino a prova contraria,
è e rimane fondamentale per il sistema turistico ed economico del Paese”. Parole di Riccardo Borgo, presidente del Sindacato italiano balneari aderente a Fipe-Confcommercio.
“Si tratta - continua Borgo - di un fatto inaudito. A leggere il lunghissimo schema di
decreto legislativo e la relazione illustrativa che lo accompagna si direbbe che gli
stabilimenti balneari, dopo oltre un secolo di presenza sulle coste italiane, sono
stati letteralmente cancellati dal novero delle imprese turistiche. Di più e peggio:
il comma 1 dell'art. 7 della legge 135/2001 che, finalmente, riconosceva le imprese
balneari tra quelle turistiche, è stato eliminato. Il settore, con le sue 28.000
imprese e gli oltre 400.000 addetti, oggi ancora più di ieri ha bisogno di avere una
norma chiara che - come peraltro hanno già fatto molte Regioni - ne definisca le
caratteristiche e le funzioni anche alla luce dei delicati compiti di interesse
pubblico che ad esse vengono demandati”.
“All'Assemblea nazionale delle imprese balneari italiane fissata per il 16 ottobre a
Rimini in occasione della fiera SUN - conclude Borgo - non mancheremo di evidenziare
la necessità che, per quanto ci riguarda, questo schema di decreto recante il
'Codice del Turismo' debba essere radicalmente rivisto. Sicuramente faremo sentire
la 'nostra voce' anche alla Conferenza Nazionale sul Turismo che si svolgerà negli
stessi giorni a Como. Fin d’ora chiediamo al ministro Brambilla di convocare la
categoria per un confronto sul merito e sui contenuti del decreto legislativo appena
approvato dal Governo e, con l’occasione, ci farebbe piacere conoscere quali
iniziative il ministro intende assumere a tutela delle migliaia di imprese che
caratterizzano in positivo il turismo balneare italiano e che oggi rischiano di
essere travolte e snaturate”.
Sib: “ignorati gli stabilimenti balneari, fatto gravissimo”