Sib: "Oltre tremila stabilimenti a rischio chiusura definitiva"

Sib: "Oltre tremila stabilimenti a rischio chiusura definitiva"

Sib e Fiba chiedono al Governo una moratoria per riformare la parte della legge 296/06 che assoggetta i canoni demaniali marittimi delle pertinenze ai valori OMI (osservatorio mercato immobiliare). "Siamo di fronte a veri e propri drammi per intere famiglie di imprenditori".

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20 maggio 2013

 

 

La questione dei canoni demaniali torna sotto la luce dei riflettori e il Il Sib, in una nota, sottolinea di aver apprezzato "la risoluzione che i parlamentari del PD Silvia Velo, Caterina Bini e altri hanno rivolto al Governo per richiamare l'attenzione dell'Esecutivo su un problema che si sta trascinando da anni nell'indifferenza: quella relativa ai canoni demaniali pertinenziali. Stanno, infatti, ‘venendo al pettine' i nodi di una norma del 2006 sulla determinazione dei canoni demaniali marittimi che, con l'applicazione di spropositati valori OMI per le opere incamerate dallo Stato, ha portato quei canoni a valori tali da non poter essere corrisposti e, di conseguenza, oggi diverse centinaia di imprenditori si trovano tra l'incudine di Equitalia e il martello della revoca della concessione demaniale perché non sono in grado di pagare migliaia di euro, pertanto rischiano di perdere la propria impresa e migliaia di dipendenti e collaboratori di restare senza lavoro". "Siamo di fronte - ha proseguito il Sib - a veri e propri drammi che stanno portando all'esasperazione ed alla disperazione così tante famiglie mettendone in gioco l'avvenire e le certezze costruite con il lavoro di generazioni. Sono anni che le Associazioni di categoria segnalano questa emergenza senza ottenere nemmeno ascolto. Ora non è più possibile non affrontare e risolvere questo problema. Ci rifiutiamo di credere che lo Stato, per di più in un momento così drammatico per l'occupazione, diventi il ‘braccio armato' nella distruzione di imprese e, nel contempo, siamo determinati a difendere con ogni mezzo i tanti posti di lavoro, di esperienza, di qualità di una offerta turistica che non riguarda solo stabilimenti  balneari ma anche alberghi, ristoranti, discoteche, bar e campeggi. Abbiamo chiesto al ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni e al viceministro Stefano Fassina un incontro urgente per trovare assieme le necessarie soluzioni". "Carte alla mano - prosegue il Sib - dimostreremo come si tratti di una situazione che le imprese non possono più reggere e la cui soluzione non può prescindere dalla volontà del Governo di porvi rapidamente rimedio prima che sia troppo tardi". "SIB-Confcommercio e FIBA-Confesercenti ribadiscono la propria intenzione di sostenere con forza questo segmento importante del turismo balneare e se ancora una volta non troveranno ascolto da parte degli Organi Istituzionali sono pronte a scendere in piazza davanti il Parlamento ed al Ministero delle Finanze per difendere con la dovuta determinazione il futuro delle imprese coinvolte e soprattutto la dignità del lavoro".

 

 

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