Snag: "Dobbiamo far sentire forte la voce delle edicole"

Snag: "Dobbiamo far sentire forte la voce delle edicole"

Il Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai ha lanciato una campagna di sensibilizzazione sul ruolo che le edicole vogliono avere nel rilancio del settore editoria. "Da ormai troppo tempo gli edicolanti sono relegati ad una posizione di secondo piano, inascoltati nonostante la necessita' di un rapido intervento per scongiurare la chiusura di altri punti vendita".

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23 settembre 2014

 

Snag, Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai aderente a Confcommercio, ha lanciato una campagna di sensibilizzazione sul ruolo che le edicole vogliono avere nel rilancio del settore editoria. "Da ormai troppo tempo - sottolinea il Sindacato dei Giornalai - gli edicolanti sono relegati ad una posizione di secondo piano, inascoltati nonostante la necessita' di un rapido intervento per scongiurare la chiusura di altri punti vendita. Negli ultimi 10 anni hanno infatti abbassato definitivamente la serranda circa 10.000 edicole, con una perdita complessiva di oltre 20.000 posti di lavoro". "I distributori locali stanno acquisendo sempre più potere e gli editori non se ne preoccupano. Si limitano a sollecitare aiuti al Governo e non si allarmano se edicole, giorno dopo giorno, vengono chiuse laddove invece potrebbero costituire una buona fonte di copie per le loro testate". Snag, attraverso questa campagna stampa dal claim 'Un giornale senza edicola e' come un pesce fuor d'acqua', vuole rivendicare "un ruolo di maggior rilievo per i punti vendita all'interno della discussione sul rilancio dell'editoria. La similitudine offre molteplici interpretazioni. Senza un rinnovato accordo di filiera e ad un impianto normativo rinnovato e certo, ad agonizzare sono infatti tutti gli attori: editori, giornalisti, distributori ed edicole". Oltre alla campagna stampa, Snag ha preparato oltre 30mila striscioni in tessuto recanti la stessa scritta, predisposti per essere attaccati alle edicole e richiamare l'attenzione dei clienti.  Il presidente Armando Abbiati, che nel mese di luglio a Roma, presso il Dipartimento per l'Editoria, ha incontrato il sottosegretario Luca Lotti, sottolinea che "le edicole non chiedono soldi al Governo, non ne hanno mai chiesti, chiediamo che siano definite regole certe, leggi chiare e non interpretative sulla distribuzione, una rinnovata spinta all'informatizzazione e, piu' in generale, una maggiore attenzione alla categoria stessa. Il tutto con immediatezza e urgenza, perche' il tempo dell'attesa e' ormai finito". "Pur apprezzando il nuovo slancio del Governo che ha iniziato a operare per smuovere situazioni ferme da ormai troppo tempo, Snag tiene a sottolineare come tutti gli sforzi a monte della filiera siano di fatto poco efficaci se non si dà priorita' alle edicole, che rappresentano il punto in cui i prodotti editoriali vengono offerti ai clienti".
 

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