Snag: "ogni misura che punta all'ammodernamento della rete di vendita deve essere oggetto di una specifica concertazione con le rappresentanze di categoria"

Snag: "ogni misura che punta all'ammodernamento della rete di vendita deve essere oggetto di una specifica concertazione con le rappresentanze di categoria"

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3 ottobre 2017

"Rammarico per il mancato coinvolgimento delle rappresentanze dei rivenditori di giornali nella discussione relativa all'ammodernamento della rete di vendita" viene espresso dallo Snag (il Sindacato nazionale autonomo giornalai), che così commenta la firma del protocollo sottoscritto dall'Anci e dalla Fieg per salvaguardare la rete delle edicole. "Ogni misura volta a promuovere l'ammodernamento della rete di vendita deve essere oggetto di una specifica concertazione con le rappresentanze di categoria degli edicolanti, che saranno i primi attori di qualsiasi ammodernamento dell'attività di vendita della stampa e non intendono in alcun modo 'subire' le iniziative imposte da soggetti terzi", ha detto Armando Abbiati, presidente dello Snag. "Pur comprendendo e condividendo le ragioni che hanno portato l'Anci ad affrontare il delicato problema della rete di vendita dei quotidiani e periodici ed apprezzando la sensibilità dei Comuni Italiani sul tema, Snag - continua il Sindacato aderente a C0onfcommercio- deve affermare con forza che la Fieg non può rappresentare, né sotto un profilo giuridico né sotto un profilo politico, la rete di vendita della stampa che è costituita da circa 28.000 piccole imprese, che con il loro lavoro quotidiano garantiscono il diritto all'informazione dei cittadini in tutti i Comuni Italiani". Snag chiede dunque di essere "convocato con la massima urgenza per valutare i contenuti del protocollo, destinato a produrre effetti sull'attività dei rivenditori di quotidiani e periodici".

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