Per le imprese reggiane un primo trimestre ancora poco confortante
Per le imprese reggiane un primo trimestre ancora poco confortante
Secondo un sondaggio della Confcommercio provinciale i primi tre mesi del 2022 sono stati in linea con il primo trimestre dello scorso anno per il 33% delle imprese, in crescita per il 25% e in calo per il 42%.
Marzo si è chiuso in linea con lo stesso mese dello scorso anno per il 31% delle imprese reggiane, in crescita per il 26% e in calo per il 43%. È il principale risultato di un sondaggio condotto dalla Confcommercio provinciale sull’andamento economico delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi. Allargando lo sguardo all’intero primo trimestre 2022, è stato in linea con i primi tre mesi del 2021 per il 33%, in crescita per il 25% e in calo per il 42%. Le aspettative sui volumi di affari sono di un aumento per il 24%, di stabilità per il 30% e di calo per il 46%.
“Si tratta purtroppo - commenta Davide Massarini, presidente di Confcommercio Reggio Emilia- di dati non del tutto confortanti anche nelle positività, dato che il confronto è con il 2021 quando erano ancora in vigore restrizioni, comprese alcune tipologie di attività che nel primo trimestre 2021 erano chiuse per decreto”.
Dal sondaggio emerge anche il permanere di difficoltà nel reperire personale, mentre il 91% segnala un aumento dei costi delle forniture energetiche. Il 63% è stato di conseguenza costretto ad aumentare i prezzi al pubblico contro il 37% dei casi che è riuscito ad assorbire l’aumento senza farlo ricadere sul cliente finale.