L'Ufficio Studi Confcommercio ha elaborato una stima del debito commerciale delle Amministrazioni pubbliche verso le imprese, distinguendo tra industria e servizi. Poco meno del 25% riguarda le imprese industriali, mentre il rimanente 75% circa grava sulle imprese dei servizi.

 

L'Ufficio Studi Confcommercio ha elaborato una stima, basata sulle fonti statistiche ufficiali dell'Istat e della Banca d'Italia, del debito commerciale delle Amministrazioni pubbliche verso le imprese, distinguendo tra industria e servizi. Il dato è riferito al 2011 e complessivamente ammonterebbe a poco meno di 80 miliardi di euro, ossia il 5% del Pil, almeno secondo le indicazioni della Banca d'Italia nell'ultima Relazione Generale. Ciò che rileva, più che l'ammontare assoluto di tali debiti, di assai problematica quantificazione, è l'incidenza relativa ai settori produttivi: poco meno del 25% riguarda le imprese industriali, mentre il rimanente 75% circa grava sulle imprese dei servizi. Nella tabella sottostante, il quadro riassuntivo dei conti.