Legalità: inaugurato il Museo del presente nel nome di Falcone e Borsellino

Legalità: inaugurato il Museo del presente nel nome di Falcone e Borsellino

In occasione del trentaduesimo anniversario della strage di Capaci, è stato presentato a Palermo il progetto della Fondazione Falcone. La vicepresidente di Confcommercio, Patrizia Di Dio: "Orgogliosi di aver dato il nostro contributo".

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23 maggio 2024

Palermo è tornata a ricordare Giovanni Falcone, la moglie, Francesca Morvillo, e i tre agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani a distanza di 32 anni da quel nefasto 23 maggio 1992 in cui si compì la strage di Capaci. Ancora una volta la città si è riempita di studenti delle scuole di tutta Italia che del coraggio e dell'impegno del magistrato assassinato dalla mafia sanno grazie ai loro insegnanti e al lavoro di chi, impegnato nel sociale, continua a coltivare la memoria. Il Capo dello Stato Sergio Mattarella in un messaggio ha scritto che "come sostenevano Falcone e Borsellino, la Repubblica ha dimostrato che la mafia può essere sconfitta e che è destinata a finire. L'impegno nel combatterla non viene mai meno. I tentativi di inquinamento della società civile, le intimidazioni nei confronti degli operatori economici, sono sempre in agguato. La Giornata della legalità che si celebra vuole essere il segno di una responsabilità comune". 

Inaugurato  il "Museo del presente Giovanni Falcone e Paolo Borsellino"

Il "Museo del presente Giovanni Falcone e Paolo Borsellino", inaugurato a Palazzo Jung di Palermo, è stata una delle principali occasioni di memoria delle vittime della strage di Capaci, nel 32esimo anniversario dell'eccidio. E' un progetto della Fondazione Falcone che comprende il Palazzo Jung, assegnato dalla Città metropolitana per i prossimi vent'anni a tale scopo, seguito dalla sede di Roma di via dei Gracchi e da un edificio storico che la Provincia Autonoma di Bolzano e il Comando Truppe Alpine stanno definitivamente individuando nel cuore del territorio dell'Alto Adige. E' dedicato a Giovanni Falcone e a Paolo Borsellino, a tutte le vittime di mafia, e nel suo svolgimento, negli allestimenti, nelle scelte di progettazione ed editoriali intende sottolineare quell'impegno di ciascuno dei protagonisti della lotta alle mafie.

Le aree principali dello spazio complessivo sono state divise per funzione, con la grande sala per la Biblioteca Blu, dedicata alla fruizione gratuita e al prestito responsabile di volumi di storia, economia, arti visive, letteratura, poesia e biografie sul Novecento e sul nuovo secolo presente, in materie diverse e dove la lotta alle mafie sarà il cardine nella selezione dei titoli. La Biblioteca Blu e' parte della sala degli incontri, un atelier del pensiero e delle proposte sociali, direttamente connesso con la citta' e il tessuto urbano storico da un portone su via Lincoln, la popolare arteria che collega il centro al mare dei grandi palazzi dell'epoca del Gattopardo.

Di Dio: "Contro le mafie oltre alla legalità servono cultura e sviluppo economico"

Patrizia Di Dio, vicepresidente nazionale di Confcommercio con delega alla legalità, ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione del Museo del Presente a Palazzo Jung in rappresentanza della Confederazione. “La commemorazione di oggi ha assunto una diversa prospettiva: non solo tributo di memoria agli eroi della lotta alle mafie ma anche una proiezione verso il futuro. Il “Museo del presente” inaugurato oggi è uno spazio culturale con il quale verrà valorizzata la forza e il coraggio del Paese, della comunità del lavoro e delle imprese, di uomini e donne che si sono opposti ai ricatti dell’illegalità. Siamo orgogliosi di essere protagonisti di questo progetto, al fianco della Fondazione Falcone che da oltre 30 anni è impegnata nella promozione della legalità”.

“Attraverso l'arte e la bellezza - ha proseguito la Di Dio - il Museo vuole trasmettere messaggi positivi alla società civile e soprattutto alle nuove generazioni. Confcommercio, impegnata nella lotta a qualsivoglia forma di illegalità, scende in campo anche stavolta nella convinzione che per sconfiggere le mafie non basta la legalità, servono anche cultura, passione, impegno e sviluppo economico fatto da imprenditori e imprenditrici perbene e liberi”.

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