Vaccini nelle aziende, "opportunità da cogliere”

Vaccini nelle aziende, "opportunità da cogliere”

I ministri Orlando e Speranza hanno riunito un tavolo con le parti sociali per fare il punto sul protocollo di sicurezza e sulle vaccinazioni sui luoghi di lavoro. Confcommercio: “bene i protocolli attuali, disponibili a collaborare per le vaccinazioni”

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17 marzo 2021

"La convocazione ha due obiettivi: fare il punto sulla questione dell'attuazione dei protocolli di  sicurezza firmati nel marzo dello scorso anno e raccogliere un'opportunità e un'istanza. L'opportunità è quella indicata anche da alcune associazioni datoriali e riguarda la possibilità di utilizzare i presidi che esistono all'interno delle aziende, quindi i medici aziendali. L’istanza è quella di garantire un accesso più fluido ai vaccini alle categorie di lavoratori più immediatamente esposti al contagio e che, tra l'altro, sono anche i lavoratori che sono stati impegnati nei giorni del lockdown, penso ai servizi essenziali, alla grande distribuzione''. Così il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, aprendo i lavori del tavolo con le parti sociali sulla valutazione del protocollo di sicurezza e sulle vaccinazioni sui luoghi di lavoro, convocato con il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il Mise.

''Ringrazio il direttore dell'Inail – ha continuato Orlando - che ha dato disponibilità a fornire il supporto con la rete di ambulatori dell'Istituto. L'obiettivo del tavolo, dunque, è fare un ragionamento sulle vaccinazioni per i lavoratori che, ovviamente, procedono accanto e in parallelo all'attività che il Ministero della Salute sta svolgendo utilizzando i medici di base".


Confcommercio: “bene i protocolli attuali, disponibili a collaborare per le vaccinazioni”

“Al tavolo abbiamo evidenziato la validità dei protocolli di sicurezza in essere, tra cui quelli settoriali per commercio e turismo, a suo tempo sottoscritti, adeguati e potenziati nel corso dei mesi e che oggi richiedono  semmai solo una ‘manutenzione’”. Così nel suo intervento Donatella Prampolini, vicepresidente di Confcommercio con delega al Lavoro.

Per quanto riguarda la possibilità di utilizzare i luoghi e i  medici del lavoro per le vaccinazioni, Confcommercio si è detta disponibile a coinvolgere le imprese associate per l’utilizzo ad esempio dei centri distributivi e dei magazzini di alcune attività, e il personale medico impiegato,  ferma restando la necessità di individuare le categorie di lavoratori più a rischio per la tipologia di impiego più esposto al pubblico, come da avvisi comuni sottoscritti con le organizzazioni sindacali di terziario e turismo. In ultimo abbiamo chiesto che vengano rifinanziati i crediti di imposta per l’acquisto di dispositivi di protezione”.

 

Conftrasporto: “disponibili a somministrare i vaccini direttamente in azienda, operatori del trasporto indispensabili”

Fai Conftrasporto, la Federazione degli Autotrasportatori Italiani, chiede che, quando ce ne sarà un’adeguata disponibilità, i vaccini possano essere somministrati anche in azienda. “Il concorso tra pubblico e privato è indispensabile per consentire di raggiungere una copertura più ampia possibile in tempi brevi, anche in riferimento al ruolo indispensabile che gli operatori del trasporto ricoprono, soprattutto in questo momento. Il coinvolgimento delle imprese dell’autotrasporto nel piano vaccinale è di vitale importanza, perciò chiediamo al Governo e alle Regioni di dare la possibilità alle imprese di attivarsi con un medico del lavoro o per altri meccanismi concordati con le strutture sanitarie locali per effettuare le vaccinazioni direttamente nelle sedi delle imprese, una volta che ci saranno dosi a disposizione”, spiega il presidente Paolo Uggè. Nel frattempo, Fai-Conftrasporto ha annunciato la propria decisione di aderire al protocollo definito dalla Regione Lombardia, nelle modalità che quest’ultima vorrà definire.
 

Le imprese lombarde del commercio e del terziario sono pronte

“Sarà un contributo decisivo all'avanzamento della campagna vaccinale. Il mondo del commercio e del terziario lombardo partecipa allo sforzo comune che ci permetterà, finalmente, di vedere la luce in fondo a questo lunghissimo tunnel della pandemia”. Questa la motivazione con la quale Confcommercio e Federdistribuzione aderiscono alla campagna vaccinale anti-Covid nelle aziende promossa da Regione Lombardia.

“Con questo accordo – proseguono le Associazioni - mettiamo in campo tutto il peso del sistema del commercio e del terziario, un bacino di oltre 2,7 milioni di lavoratori in oltre 530 mila imprese. Abbiamo già riscontrato interesse e grande disponibilità da parte delle imprese per offrire la possibilità ai lavoratori di sottoporsi al vaccino. Questo a testimonianza del forte senso di responsabilità di tante aziende e imprenditori, dimostrato già nei momenti più duri di questi mesi difficilissimi”.

“L'auspicio è quello di creare le condizioni per una ripartenza economica e sociale. Dobbiamo cercare di garantire l'avvio della stagione estiva e, in prospettiva, della stagione fieristica a settembre e dei grandi appuntamenti internazionali. Pensiamo ad esempio al Salone del mobile o alla Fashion week, vitali per l’attrattività di Milano. L'unico modo per rimettere in moto tutti i settori del terziario - dal commercio, ai servizi, dalla ristorazione all'accoglienza - è quello di dare una spinta decisiva alla campagna vaccinale. È stata inoltre evidenziata la necessità di un’attenzione particolare per le microimprese che vorrebbero partecipare alla campagna vaccinale ma non disponendo di spazi o personale adeguato, chiedono di poter essere affiancate”, precisa Confcommercio Lombardia.

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