Terremoto: l'impegno di Fipe e Federalberghi

Terremoto: l'impegno di Fipe e Federalberghi

Le due Federazioni, insieme alle parti sociali del settore turismo, supportano concretamente tutti i lavoratori e le imprese che hanno subito gravi danni e perdite a seguito del terremoto che ha colpito parte del Centro Italia.

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1 settembre 2016

Federalberghi ''Nei territori direttamente ed indirettamente interessati dal sisma che ha colpito alcune località dell'Italia centrale sono presenti circa 10.000 imprese del turismo, che nel mese di agosto danno lavoro a più di 50.000 lavoratori dipendenti e accolgono ogni anno oltre 19 milioni di presenze turistiche, italiane e straniere''. Lo sottolinea una nota di Federalberghi, che esprime solidarietà alla popolazione, ha promosso iniziative per la raccolta fondi, mette a disposizione le strutture alberghiere per l'emergenza. D'intesa con le parti sociali, è stato sottoscritto un avviso comune per attivare i primi interventi necessari al settore turistico delle zone interessate dal terremoto sottolineando che servirà l'intervento delle istituzioni per ulteriori misure. ''Le organizzazioni maggiormente rappresentative del settore turismo, nell'esprimere solidarietà alle vittime del terremoto ed alle loro famiglie e grande apprezzamento per tutti coloro che sono impegnati nelle operazioni di soccorso, oltre a sostenere raccolte di fondi e di aiuti umanitari, hanno sottoscritto - spiega Federalberghi - un avviso comune per promuovere iniziative per la tutela dei lavoratori e delle imprese. Un primo blocco di interventi riguarda attività di diretta competenza delle parti sociali, come l'attivazione degli istituti contrattuali che consentono di ridurre l'orario di lavoro contenendo l'impatto sulla retribuzione (gestione delle ferie, dei permessi e della flessibilità dell'orario di lavoro e accordi per l'accesso agli ammortizzatori sociali) e l'erogazione di interventi di sostegno utilizzando le risorse della rete degli enti bilaterali. Ulteriori misure, che richiedono l'intervento delle istituzioni, riguardano la necessità di garantire l'intervento della cassa integrazione, sospendere i vari termini, inclusi quelli inerenti il pagamento di tasse, contributi e mutui, garantire le risorse necessarie per porre rimedio ai danni materiali ed economici provocati dal terremoto e per svolgere una campagna di promozione volta a rilanciare l'immagine turistica dei territori, in Italia ed all'estero''. Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, evidenzia l'obiettivo perseguito dalle parti sociali: ''salvaguardare le attività economiche e i posti di lavoro, condizione imprescindibile per assicurare la permanenza in loco delle persone e la ricostruzione dei centri abitati. Gli equilibri su cui si fonda l'economia del turismo, prosegue Bocca, sono molto delicati e - ferma restando l'esigenza di rivolgere attenzione prioritaria alle località direttamente investite dal sisma ed alle realtà che hanno subito danni strutturali - occorre considerare anche l'impatto economico generato dalle partenze anticipate dei turisti, dalla cancellazione di prenotazioni e di eventi, e dalle contrazioni dei flussi turistici e, più in generale, delle attività economiche che probabilmente si verificheranno nei prossimi mesi''. Bocca conclude ricordando che, ''con l'approssimarsi dell'inverno, la vita nelle tende si farà dura e che molti soci di Federalberghi sono pronti a collaborare con la protezione civile al fine di fornire un alloggio temporaneo a quanti ne abbiano bisogno, fermo restando l'obiettivo di non allontanare le persone dai luoghi cari''.

Fipe Insieme per ripartire subito. La Federazione Italiana Pubblici Esercizi, insieme alle Parti sociali del settore turismo, scelgono di fare fronte comune per supportare concretamente tutti i lavoratori e le imprese che hanno subito gravi danni e perdite a seguito del terremoto che ha colpito parte del Centro Italia. Un impegno congiunto per fornire ai lavoratori e agli imprenditori coinvolti l'assistenza sindacale e l'affiancamento necessari a espletare le procedure burocratiche e amministrative e, soprattutto, per garantire la riparazione, il ripristino e la ricostruzione di alberghi, bar e ristoranti danneggiati dal sisma. "Nei territori coinvolti dai gravi fatti della scorsa settimana operano circa 10.000 imprese del turismo, che nel mese di agosto danno lavoro a circa 47.000 lavoratori dipendenti e accolgono ogni anno oltre 19 milioni di presenze turistiche, italiane e straniere - ha dichiarato il presidente di Fipe Lino Enrico Stoppani - numeri che fanno capire quanto il turismo costituisca una risorsa vitale per questi territori: diventa pertanto importante, accanto alle tante lodevoli iniziative di sostegno e solidarietà messe in campo, agire a favore di una rapida ricostruzione del tessuto turistico e imprenditoriale nelle zone colpite". Fipe, insieme a Federalberghi, Faita, Fiavet e Confcommercio, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs, hanno siglato un accordo di collaborazione per arginare i danni del terremoto e fornire ogni assistenza utile ad aziende e lavoratori del settore turismo.Ci mettiamo a completa disposizione di tutti gli operatori - ha proseguito Stoppani - per affiancarli nell'attivare gli strumenti previsti dal Contratto Collettivo Nazionale, stipulare accordi per la sospensione e riduzione dell'orario di lavoro, adottare, tramite l'Ente Bilaterale Nazionale del Turismo e del le sue articolazioni territoriali, interventi in favore dei lavoratori e dei datori di lavoro che siano rimasti privi di un alloggio o versino in situazione di grave disagio sociale". Le realtà coinvolte chiedono inoltre che vengano assicurate adeguate risorse per il funzionamento degli ammortizzatori sociali e che le disposizioni che ne regolano l'accesso vengano modificate con urgenza per consentire, a tutte le tipologie di lavoratori (inclusi gli stagionali) l'erogazione delle prestazioni anche in deroga alle normali modalità. "Oltre ai supporti di natura sindacale - conclude Stoppani - richiediamo a Governo e istituzioni che, alle attività urgenti di primo soccorso e assistenza alle vittime faccia seguito prima possibile un censimento analitico dei danni subiti e dell'impatto causato sull'economia e l'occupazione del territorio, insieme all'impostazione di un progetto di salvaguardia e recupero delle attività economiche, condizione imprescindibile per assicurare la permanenza in loco delle persone e favorire la ricostruzione dei centri abitati".

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