Terziario: a Modena su il numero di imprese, giù l'occupazione

Terziario: a Modena su il numero di imprese, giù l'occupazione

Nei primi sei mesi del 2016, secondo un'analisi effettuata dall'ufficio studi di Confcommercio Modena, il numero totale delle imprese è aumentato di sole 12 unità rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre sul fronte occupazionale le cessazioni hanno superato le assunzioni.

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2 novembre 2016

Per il terziario modenese si chiude anche la prima metà dell'anno con il segno più, ma pare essersi esaurita la spinta positiva registrata nei primi sei mesi. Mentre sull'occupazione c'è una vera e propria gelata, con una tendenza al peggioramento per gli ultimi mesi dell'anno. Dall'analisi effettuata dall'ufficio studi di Confcommercio Modena sui dati Infocamere e su un panel di circa 2.300 aziende associate, il numero totale delle imprese attive nel terziario in provincia aumenta di sole 12 unità nel confronto con i primi 6 mesi e passa così da 16.140 a 16.152 unità, mentre, sul fronte occupazionale, le cessazioni, dall'inizio dell'anno, hanno superato le assunzioni.

COMMERCIO AL DETTAGLIO (incluso quello su area pubblica)
Venendo ai numeri dei settori considerati, il commercio al dettaglio in sede fissa ed ambulante in provincia riprende perde 15 unità negli ultimi tre mesi anche se il bilancio rimane positivo rispetto al dato di gennaio: le imprese attive nel territorio modenese passano dunque da 6.533 dell'inizio dell'anno a 6.545 al 30 settembre (+12), in calo però di 19 unità dal settembre del 2015. Per Modena si torna sostanzialmente al dato del settembre del 2015, con 1.798 attività rispetto alle 1.803 dello stesso periodo dello scorso anno.

RISTORAZIONE (BAR e RISTORANTI)

Rimane positivo l'andamento del comparto della ristorazione, dove il numero di imprese passa da 3.515 dell'inizio dell'anno a 3.586 (+71). La performance è particolarmente dinamica nella città capoluogo, dove il numero delle attività è passato, nell'ultimo anno, da 1.035 a 1.062 unità (+27), guadagnando ulteriori sei unità negli ultimi tre mesi.

MEDIATORI IMMOBILIARI

In frenata, dopo un ottimo andamento nel primo semestre, il comparto delle attività di intermediazione immobiliare, che, dall'inizio dell'anno a fine settembre, passano da 3.041 a 3.088, arretrando di tre unità rispetto al dato del primo semestre. Elemento, questo che fa riflettere, perché è in palese contraddizione con la ripresina che era in atto nel mercato immobiliare che sta producendo una impennata di vendite nel settore residenziale.

OCCUPAZIONE

Da segnalare una battuta d'arresto sul fronte dell'occupazione: sul panel di circa 2300 imprese associate, a fronte di 2.905 assunzioni, ci sono state, nei primi nove mesi, 2.992 cessazioni. Dato negativo, questo, conseguenza di uno sbilancio negli ultimi tre mesi tra assunzioni e cessazioni, pari a 137 unità. Non si rilevano, infine, scostamenti forti nell'utilizzo di voucher, che rappresentano circa il 17% della forza lavoro con una crescita, rispetto ai nove mesi del 2015, attorno al 15 per cento. "Negli ultimi tre mesi pare assistere - sottolinea Massimo Gandolfi, direttore generale di Confcommercio - fatta eccezione per la ristorazione, ad una battuta d'arresto in tutti i segmenti considerati dall'osservazione e nelle rispettive dinamiche occupazionali: non sono buone notizie perché, anche a causa del forte clima di incertezza micro e macro-economico, si affievolisce così sensibilmente il trend di crescita osservato nei primi sei mesi e la spinta alla crescita nel territorio".

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