Imprese venete in buona salute e pronte per tornare a investire

Imprese venete in buona salute e pronte per tornare a investire

Secondo una ricerca di Confcommercio Veneto, nel secondo semestre 2022 si è consolida la ripresa per le imprese del terziario. Bertin: “avanti con coraggio, sosteniamo la ripartenza”.

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3 febbraio 2023

Imprese capaci di resilienza durante un periodo molto complesso, maggior fiducia sul rilancio dell'economia e voglia d'investire su mezzi e capitale umano. Confcommercio Veneto ha pubblicato i risultati del questionario economico-occupazionale del secondo semestre 2022 che ha coinvolto un migliaio di imprese associate attive nel commercio, turismo e servizi. Dalla ricerca emerge il consolidamento della ripresa dopo la fase travagliata generata dalla pandemia, una certa stabilità del mercato del lavoro e la propensione a nuovi investimenti per il futuro, specialmente in innovazione e formazione.

Le aziende venete del terziario hanno dunque dimostrato una buona capacità di resistenza e resilienza, e ben l'86% ha definito “buono o discreto” il proprio stato di salute al 31 dicembre 2022. Tre imprese su dieci considerano la propria attività economico-finanziaria migliorata, mentre il 36% la definisce invariata. Per quanto riguarda l'andamento del fatturato, più del 40% lo giudica aumentato e il 65% dichiara di non avere difficoltà nel pagare i fornitori, sintomo di un buon livello di liquidità: cinque aziende su dieci ritengono di avere sufficiente disponibilità economica da qui ai prossimi mesi, in una previsione a medio-lungo termine, mentre il 31% dichiara il proprio livello di liquidità adeguato nel breve periodo. Per la quasi totalità degli intervistati è buono, infine, il rapporto con gli istituti di credito. E se lo stato di salute delle aziende resta buono, al netto delle preoccupazioni per l'aumento dell'inflazione, il mercato del lavoro registra un sostanziale equilibrio

“Nonostante tutto resilienti e resistenti, fiduciosi nel futuro e pronti a tornare ad investire: se c’era bisogno di una verifica sul campo dell’ottimismo che sta spingendo le imprese del terziario di mercato, i risultati del questionario di Confcommercio Veneto sono lì a dimostrarlo”, spiega il presidente di Confcommercio Veneto, Patrizio Bertin, secondo il quale è la fiducia il propellente decisivo. “Un’impresa che ha fiducia – sottolinea – è un’impresa che non si nasconde le difficoltà di un’inflazione a doppia cifra, di bollette che non sono ancora diminuite, di una guerra che dura ormai da quasi un anno. Ma è anche un’impresa che conta sulla propria voglia e capacità di lasciarsi alle spalle un periodo, quello della pandemia, che ha lasciato sul campo tante attività e che però, nel contempo, ha rafforzato un’economia che soprattutto nel turismo e nei servizi, ma anche nel commercio, ha trovato nuovi stimoli per proporsi come settore trainante della nostra economia”.

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