Timidi segnali di "risveglio" per la spesa delle famiglie

Timidi segnali di "risveglio" per la spesa delle famiglie

La spesa media delle famiglie nel 2015 risale a 2.499,37 euro al mese, con un aumento dello 0,4% rispetto al 2014 e dell'1,1% nei confronti del 2013. Aumentano le spese per servizi ricettivi e di ristorazione.

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7 luglio 2016

I dati Ista indicano che nel 2015, la spesa media mensile familiare in valori correnti e' pari a 2.499,37 euro (+0,4% rispetto al 2014, +1,1% nei confronti del 2013), mostrando timidi segnali di ripresa in un quadro macroeconomico caratterizzato dal lieve aumento, per il terzo anno consecutivo, del reddito disponibile delle famiglie, dalla stabilita' della loro propensione al risparmio e dal primo anno di ripresa del Pil dopo tre di recessione. Un quadro analogo si registra anche in termini reali se si considera che l'inflazione e' stata prossima allo zero sia nel 2014 sia nel 2015 (rispettivamente +0,2% e +0,1%). Al netto del costo (stimato mediante i cosiddetti affitti figurativi) che le famiglie dovrebbero sostenere per prendere in affitto un'unita' abitativa con caratteristiche identiche a quella in cui vivono e di cui sono proprietarie, usufruttuarie o che hanno in uso gratuito, la spesa media familiare e' pari, nel 2015, a 1.910,34 euro, in aumento dello 0,7% rispetto al 2014 e dell'1,9% rispetto al 2013. Il livello medio della spesa alimentare e' pari a 441,50 euro al mese (436,06 euro nel 2014, +1,2%). Si arresta la diminuzione della spesa per carni, in atto fin dal 2011, attestandosi a 98,25 euro mensili. La spesa per frutta aumenta del 4,5% rispetto al 2014 (da 38,71 a 40,45 euro mensili), quella per acque minerali, bevande analcoliche, succhi di frutta e verdura del 4,2% (da 19,66 a 20,48 euro). E' sostanzialmente stabile la spesa per beni e servizi non alimentari (2.057,87 euro in media al mese). Per il terzo anno consecutivo si riducono le spese per comunicazioni (-4,2%), anche per l'ulteriore diminuzione dei prezzi. Aumentano le spese per servizi ricettivi e di ristorazione (+11%, da 110,26 a 122,39 euro, dopo due anni di calo), e le spese per beni e servizi ricreativi, spettacoli e cultura (+4,1%, 126,41 euro). Permangono le differenze strutturali sul territorio, legate ai livelli di reddito, ai prezzi e ai comportamenti di spesa, con i valori del Nord piu' elevati di quelli del Centro e, soprattutto, di Sud e Isole. La Lombardia e il Trentino-Alto Adige sono le regioni con la spesa media piu' elevata (rispettivamente 3.030,64 e 3.022,16 euro). La Calabria e' invece la regione con la spesa minore, 1.729,20 euro mensili, inferiore del 60% rispetto ai valori piu' elevati. Nelle citta' metropolitane la spesa media mensile e' di 2.630,73 euro, nei comuni periferici delle aree metropolitane e nei comuni sopra i 50mila abitanti e' di 2539,47 euro e negli altri comuni fino a 50mila abitanti e' di 2.436,38 euro. Nelle citta' metropolitane si destinano quote di spesa piu' elevate
all'abitazione e ai servizi ricettivi e di ristorazione. Le famiglie di soli stranieri spendono in media 1.532,66 euro al mese, circa 1.000 euro in meno di quanto spendono le famiglie di soli italiani (anche se queste ultime hanno in genere dimensioni piu' contenute). Piu' della meta' della spesa delle famiglie di soli stranieri (54,1%) e' destinata a
prodotti alimentari e bevande analcoliche e ad abitazione, acqua, elettricita', gas e combustibili (al netto degli affitti figurativi); questa quota e' del 29,1% per le famiglie di soli
italiani. La spesa media mensile - rileva ancora l'Istat - e' molto eterogenea al variare del titolo di studio: ammonta a 3.383,05 euro per le famiglie con persona di riferimento laureata o con titolo di studio superiore alla laurea, circa il doppio rispetto a quella delle famiglie la cui persona di riferimento ha la licenza elementare o nessun titolo di studio. Tra le famiglie di occupati dipendenti la spesa media mensile e' pari a 2.321,50 euro se la persona di riferimento e' operaio e assimilato, sale a 3.124,56 euro se e' dirigente, quadro o impiegato. Tra gli occupati indipendenti, la spesa media mensile e' di 3.585,20 per imprenditori e liberi professionisti e di 2.733,88 euro per gli altri lavoratori indipendenti.

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