Titoli di Stato per pagare i debiti della P.a.

Titoli di Stato per pagare i debiti della P.a.

Dal ministro Passera la proposta a imprese, banche e assicurazioni di pagare i debiti arretrati della pubblica amministrazione nei confronti delle pmi con titoli di Stato.

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1 dicembre 2011

Pagare i debiti arretrati della pubblica amministrazione nei confronti delle piccole e medie imprese con titoli di Stato. Un' ipotesi che sarebbe stata discussa nel corso dell'incontro tra il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, e i rappresentanti di imprese, banche e assicurazioni. Le reazioni a questa proposta sono state, nel complesso, positive. Confesercenti ha sottolineato che " sembra utile per la situazione italiana l'ipotesi del ministro Passera di prevedere il
recupero del debito pregresso della pubblica amministrazione nei confronti delle Pmi attraverso la corresponsione di titoli pubblici, ma a condizione che i tempi siano utili anche alle imprese". Anche da Confindustria arrivano reazioni positive: "Condividiamo assolutamente - ha detto il presidente Marcegaglia - la proposta di emettere titoli di Stato in cambio dei debiti della P.A. verso le imprese. Pensiamo che sia una proposta molto giusta''. "Il problema dei debiti pregressi - ha detto Marcegaglia - dello Stato e della P.A., circa 70 miliardi, nei confronti delle aziende e' enorme e lo e' a maggior ragione adesso che siamo in pieno credit crunch''. La proposta di Passera non è piaciuta invece agli artigiani:
''E' una proposta che va valutata bene a livello
tecnico - dice il presidente della Confartigianato, Giorgio Guerrini - se lo immagina un idraulico che si vede pagare in Bot dalla Asl debitrice". "Per gli imprenditori artigiani che rappresento e' una proposta che mi convince poco. Bisogna vedere poi quanto mi costa con i margini risicati del
3-5% per le gare per i service agli enti pubblici. Se l'operazione finanziario mi costa quanto ci guadagno allora - prosegue Guerrini - io lavoro gratis. E gli oneri a chi si pagano, alle banche?''. Insomma l'ipotesi e' tutta da valutare secondo la Confartigianato la quale ritiene necessario un
incontro con le altre organizzazioni che compongono Rete Imprese Italia ''al piu' presto, prima del Consiglio dei Ministri del 5 dicembre".

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