"In Europa sta passando la linea italiana che è quella di considerare anche il debito privato, insieme al debito pubblico, nell'esame della situazione econiomica di un Paese". Parole del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, nel corso della conferenza stampa al termine dell'Ecofin. "Ci vuole molta pazienza e un po'di fortuna, ma andiamo avanti. Quello che l'Italia sta cercando di dire - ha detto Tremonti - è che la crisi non e' tanto per il debito pubblico ma anche per la finanza privata". Guardare solo al debito pubblico senza la finanza privata - ha detto Tremonti - oppure solo la finanza privata senza il debito pubblico, è un errore. Per noi e' importante la disciplina fiscale ma anche fare più controlli sulla solidità delle banche. Questo è l'approccio giusto, la via maestra ed e' la linea che sta passando". In merito poi alla questione del fondo salva stati e alla riunione dei sei Paesi 'migliori' dell'Europa, quelli con un rating a tripla A, sui quali peserebbe in maggior misura il rafforzamento del fondo, che si e' tenuta ieri pomeriggio prima dell'Eurogruppo, Tremonti ha precisato che si è trattato di una riunione a carattere "tecnico senza alcun risvolto politico". Tremonti ha ricordato qualche cifra: l'esposizione italiana e' di 22 miliardi di euro, quella della Gran Bretagna di 170, della Germania di 150, degli Usa 75 miliardi, della Francia 65. "Noi vogliamo contribuire al fondo, è logico che lo faremo. Ma se qualcuno si vanta e dice noi abbiamo la tripla A noi rispondiamo: noi 22, voi 150". Paralndo poi di temi nazionali ed in particolare di federalismo, il ministro dell'Economia ha precisato che "l'introduzione della cedolare secca al 23% sugli affitti è un'ipotesi". La cedolare secca e' prevista nel decreto legislativo sul federalismo municipale che e' all'esame della bicameralina.