Treviso: stagnanti i consumi delle famiglie

Treviso: stagnanti i consumi delle famiglie

Lo conferma un'indagine dell'Unascom. Non è prevista una ripresa per l'immediato. Prevale un clima di cautela, come dimostra il fatto che al 23 per cento del campione intervistato le tendenze a breve appaiono "imprevedibili".

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26 luglio 2010
Anche nella prima parte del 2010 i consumi delle famiglie trevigiane risultano stagnanti

Anche nella prima parte del 2010 i consumi delle famiglie trevigiane risultano stagnanti. Lo conferma un’indagine dell’Unascom. Nè è prevista una ripresa per l’immediato futuro, anche perché per 6 operatori su dieci le vendite sono calate su base annua. Prevale un clima di cautela e di disorientamento. Come dimostra il fatto che al 23% del campione intervistato le tendenze del prossimo futuro appaiono “imprevedibili”.

Il contesto generale di incertezza si riverbera negativamente sul clima di fiducia delle famiglie determinando un ulteriore deterioramento del contesto economico generale. Tra i consumatori è possibile individuare tre segmenti: quelli che hanno messo in atto delle efficaci e temporanee “strategie anticrisi” (ricorso al risparmio accumulato, richiesta di aiuti famigliari); quelli che hanno intrapreso la strada della sobrietà, riducendo l’interesse per moda,  marca e pubblicità, orientandosi piuttosto verso la cura della persona; ed infine quelli che hanno preso coscienza del calo del proprio potere di acquisto e rinviano acquisti o progetti importanti, guardando al futuro con timore.

Nell’insieme si conferma il quadro a tinte fosche già tratteggiato tra la fine del 2009 e l’inizio del 2010. La ripresa tarda a manifestarsi e le aspettative di un miglioramento delle condizioni personali appaiono ai minimi termini. E’ probabilmente in atto un ridimensionamento degli stili di vita, elemento questo che costringe gli operatori a mettere in atto nuove strategie commerciali per incentivare i consumi.

 

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