Turismo "bianco": in crescita il numero degli sciatori

Turismo "bianco": in crescita il numero degli sciatori

Ricerca Federalberghi: tra il 2007 e il 2011 è cresciuto del 21 per cento il numero degli appassionati di sport invernali, con una spesa media pari a 7,3 miliardi a stagione. Bocca: "sostenere un pilastro dell'economia turistica".

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27 gennaio 2012

Nel quinquennio 2007-2011 il numero degli appassionati di sport invernali è passato da 8,5 milioni a quasi 10,3 milioni di persone (+21%), con una media annua pari a 9,7 milioni di appassionati ed una spesa media pari a 7,3 miliardi di euro a stagione. E' quanto emerge da un'analisi di Federalberghi effettuata analizzando i consumi turistici invernali degli italiani tra gennaio e marzo.

VACANZE BIANCHE - Nel dettaglio, il 2007 ha visto 4,5 milioni di italiani effettuare week end sulla neve e quasi 4 milioni beneficiare di una settimana bianca. Stesso trend si è registrato nel 2008 con 4,8 milioni di sciatori del fine settimana e 4,4 milioni di vacanzieri settimanali. Nel 2009 la forbice ha subito una netta divaricazione con 5,7 milioni di persone che hanno solcato le piste preferibilmente nei week end e 4,1 milioni che si sono concesse un periodo di soggiorno settimanale. Nel 2010 la quota degli appassionati del fine settimana è calata (5,1 milioni), mentre è fortemente risalito il contingente dei settimanali (5,8 milioni), per arrivare al 2011 quando i due gruppi di vacanzieri si sono molto ravvicinati: quasi 5 milioni i "weekendisti" e 5,3 milioni i settimanali. Il giro di affari complessivo per settimane bianche e week end sulla neve ha avuto il suo picco nel 2010 con 8 miliardi e 545 milioni e il suo minimo nel 2009 con 6 miliardi e 69 milioni. Nel 2011 il fatturato decresce rispetto all'anno precedente del 9,2% circa, attestandosi a 7 miliardi e 761 milioni, per un risultato medio pari a 7,3 miliardi di Euro.

GIRO D'AFFARI - Analizzando le singole voci, nel 2007 le settimane bianche hanno prodotto un giro d'affari pari a 3,5 miliardi rispetto ai 2,7 miliardi dei week end. Parallelamente, nel 2008 entrambe le voci hanno segnato una crescita toccando i 4,8 miliardi per le vacanze settimanali ed i 3,2 miliardi per i fine settimana. Flessione marcata nel 2009 allorquando il fatturato è calato a 3,4 miliardi per le prime e a 2,6 miliardiper i secondi, per riprendersi in modo eclatante nel 2010 con rispettivamengte 4,9 e 3,6 miliardi. Il 2011, infine, registra un assestamento con 4,3 miliardi di in settimane bianche e 3,4 miliardi in week end.

SETTIMANE BIANCHE - Relativamente alle sole settimane bianche trascorse dagli italiani, l'analisi degli ultimi cinque anni mostra un andamento sinusoidale: una lieve crescita nel 2008 con 4,4 milioni di individui, una lieve flessione nel 2009 con 4,1 milioni, una impennata nel 2010 con 5,8 milioni e nuovamente un calo nel 2011 con 5,3 milioni di sciatori. La spesa pro capite comprensiva di trasporto, alloggio, cibo, impianti, corsi di sci e divertimenti negli ultimi 3 anni, sempre per le settimane bianche, è stata pressoché stabile, circa 600 euro a persona, ma sicuramente inferiore rispetto al 2007/2008 (circa l'8% in meno), quindi all'aprirsi della gravissima crisi economica mondiale.

REGIONI PIÙ GETTONATE - È il Trentino-Alto Adige la regione montana più "frequentata" in assoluto negli ultimi cinque anni per le settimane bianche, con una media del 38,5% di domanda. Una percentuale che distanzia le altre regioni di oltre quattro volte. Seguono infatti nell'ordine il Piemonte e la Lombardia (con l'8,9% e l'8,5%), la Valle d'Aosta col 7,8%, il Veneto col 7,2% e l'Abruzzo col 7,1%. In relazione alle strutture ricettive scelte per la settimana bianca, gli italiani prediligono quasi in maggioranza assoluta l'albergo (mediamente il 48,1% della domanda) seguito a grande distanza dalla casa di proprietà (mediamente il 16,6% della domanda). Da sottolineare il continuo incremento nel periodo esaminato delle case di parenti e amici nonché dei villaggi turistici.

WEEK END SULLA NEVE - I vacanzieri del fine settimana mostrano un trend diverso da quello di quanti si concedono la settimana bianca: fino al 2009 i dati mostravano una continua crescita mentre oggi sembrano in lenta diminuzione. Più o meno stabile il numero medio di week-end effettuati nell'arco della stagione invernale: si fanno, ogni anno, mediamente 2 fine settimana sulla neve con una quota di 1,9 nel 2007, salita a 2,1 nel 2008, crollata ad 1,6 nel 2009, risalita nettamente a 2,3 nel 2010 ed assestatasi nel 2011 sempre a 2,3. In lieve altalena invece la spesa media pro-capite dei "weekendisti" che nel 2007 spesero 308 euro, 310 nel 2008, 295 nel 2009, 306 nel 2010 e 302 nel 2011. In relazione infine alle strutture ricettive scelte, anche per i week end sulla neve la struttura alberghiera rimane quella maggiormente preferita dalla clientela (mediamente il 49,7% della domanda), incalzato dalla casa di parenti e amici (mediamente il 13,9% della domanda).

"Questi numeri - commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca - fotografano un fenomeno che senza tema di smentita rappresenta il pilastro sul quale poggia l'economia turistica di molte realtà montane italiane. L'auspicio è che le politiche nazionali e le scelte promozionali possano supportare una simile risorsa che consente all'Italia di competere ad armi pari con nazioni a vocazione sciistica ben più antica della nostra".


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