Turismo: Federalberghi, gli italiani rivogliono il ministero

Turismo: Federalberghi, gli italiani rivogliono il ministero

L'indagine Federalberghi/Confturismo 2 agosto 2005

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2 agosto 2005

Casella di testo: CHECK TURISMO    

 

 

 

 

 

                     Roma, 2 agosto 2005

 

 

COMUNICATO STAMPA

 

CRESCE IL NUMERO DI ITALIANI CHE VORREBBERO

IL MINISTERO DEL TURISMO: 69.5% DELLA POPOLAZIONE

 

ESTATE 2005: + 4,6% LA SPESA PER VACANZE ALL’ESTERO

- 3,9% LA SPESA PER VACANZE IN ITALIA

 

BOCCA: “IN ITALIA NON C’E’ IL CARO VACANZE�

 

“L’Italia deve dotarsi di un Ministero per le Politiche del Turismo, sulla falsariga dei principali Paesi nostri concorrenti. Lo chiede il 69,5% degli italiani. Lo chiedono le imprese del settore. Lo chiede l’economia turistica che mai come quest’anno sembra messa alle corde dalla recessione nella quale il Paese si dibatte�. È quanto afferma il Presidente della Federalberghi-Confturismo, Bernabò Bocca, alla lettura dei dati di una indagine svolta dalla Federalberghi con il supporto tecnico dell’Istituto DINAMICHE ed effettuata dal 18 e 20 luglio con il sistema C.A.T.I. (interviste telefoniche) ad un campione di 1.334 italiani maggiorenni rappresentativi di oltre 47 milioni di connazionali.

 

                 Ed il caro vacanze?

 

Questa estate la spesa media turistica sarà pari ad 852 euro rispetto agli 810 euro dell’estate 2004, ma l’incremento è completamente imputabile all’aumento della vacanza effettuata fuori dai confini nazionali.

 

                 “Una conferma del pessimo momento che la nostra economia sta attraversando -prosegue Bocca- e la prova evidente che, con questa dinamica della spesa turistica interna, parlare di ‘caro vacanze’ appare quasi una contraddizione in termini.

 

                 “La medesima accusa ci fu lanciata l’estate scorsa, -ricorda Bocca- ma alla fine del 2004 l’Istat rilevò che i prezzi degli alberghi erano complessivamente aumentati del 2% rispetto ad un tasso d’inflazione del 2,2%.

 

                 “Occorre quindi -conclude il Presidente degli albergatori italiani- che la soluzione a questa serie di problematiche, che attanagliano una delle principali attività economiche del Paese, sia politica e parlamentare, per non ridurre allo stremo un patrimonio turistico che il mondo intero ci invidia�.

 

Via Toscana, 1 - 00187 Roma - Tel. 06 42741151 - Fax 06 42871197 - e mail info@federalberghi.it

www.federalberghi.it

 

IL MINISTERO DELLE POLITICHE PER IL TURISMO â€" Il 69,5% della popolazione maggiorenne, pari a 32,9 milioni di cittadini elettori, è favorevole all’introduzione nel nostro Paese di un Ministero per il settore.

 

                 La percentuale è in crescita rispetto al 2004, allorché si dichiararono a favore il 67,7% dei cittadini.

 

                 I contrari quest’anno sono stati il 15,4% rispetto al 15,8% del 2004.

 

                 Coloro che non hanno una opinione in proposito quest’anno sono stati solo il 14,7% rispetto al 16,9% del 2004.

 

                 LA SPESA TURISTICA - Tra tutti gli italiani che da giugno a settembre hanno trascorso o si apprestano a trascorrere le proprie vacanze in una meta straniera, la spesa media è salita dai 1.095 euro dell’estate scorsa ai 1.145 euro di quest’anno (+4,6%).

 

Per coloro che invece hanno deciso di rimanere in Italia la spesa media è passata dai 745 euro del 2004 ai 716 euro di quest’anno (-3,9%).

 

                 COME SI È PRENOTATA LA VACANZA â€" Al primo posto troviamo l’Agenzia di Viaggi con il 27%,

 

                 Il ‘fai da te’ l’ha però fatta da padrone. Infatti il 35,5% ha utilizzato o il telefono (19,4%) o internet (16,1%).

 

                 L’11,9% si è affidato ad amici che conoscono la meta di destinazione.

 

                 Un 3,8% ha aspettato invece il last minute.

 

                 LA FEDELTÀ AL LUOGO DI VACANZA â€" Questa estate il 40,4% degli italiani è tornato a fare vacanza nella medesima località dell’anno scorso.

 

                 Una percentuale elevatissima che dimostra come le località turistiche del nostro Paese sappiano conservare il loro appeal per un notevole numero di vacanzieri.

 

                 LE REGIONI PIÙ GETTONATE  - In una estate nella quale il 72% degli italiani ha scelto le località marine, le regioni in testa alla classifica sono proprio quelle maggiormente inclini ad offrire questo tipo di vacanze.

 

                 Troviamo infatti al primo posto assoluto la Sardegna con il 12.3% di quota di mercato.

 

                 Seguono nell’ordine la Sicilia con l’8,7% e la Puglia con l’8,3%.

 

                 Quindi l’Emilia Romagna e la Toscana entrambe con il 6,9% di quota di mercato, il Veneto con il 5,9%, il Trentino Alto Adige con il 5,8% e la Calabria con il 5,4%.

 

                 LE REGIONI PREFERITE DALLE REGIONI â€" Per la prima volta l’indagine estiva della Federalberghi ha investigato in quale Regione preferiscono andare i singoli cittadini, analizzandone la provenienza territoriale.

 

                 È risultato così che i più legati alla propria terra, per trascorrere le vacanze estive, sono stati i siciliani.

 

                 Ben il 53,8% di essi hanno scelto località turistiche della Sicilia. Tra coloro che al contrario sono andati fuori dal proprio territorio regionale, la Regione più gettonata è stata la Sardegna.

 

                 Coloro che invece hanno ‘abbandonato’ maggiormente la propria regione in estate sono stati i lombardi.

 

                 Solo il 5,1% dei lombardi ha scelto questa estate di trascorrere le vacanze in una località del proprio territorio.

 

                 La stragrande maggioranza è andata fuori dai confini regionali, prediligendo in primis anch’essi la Sardegna.

 

                 Proseguendo nella graduatoria troviamo i pugliesi che per il 40,4% sono rimasti in località interne alla regione, mentre tra coloro che si sono spinti oltre i confini territoriali la regione preferita è stata la Toscana.

 

                 I veneti sono stati fedeli alle proprie località nel 39,4%, mentre la Regione preferita è stata il Friuli Venezia Giulia.

 

                 I toscani sono rimasti nel loro territorio per il 28,4%, mentre la regione ‘esterna’ più gettonata è stata la Sicilia.

 

                 I calabresi sono rimasti in ‘patria’ nel 23,1% dei casi, mentre coloro che sono partiti hanno preferito soprattutto la Sardegna.

 

                 I campani sono rimasti in Regione nel 19,7% dei casi, preferendo altrimenti la Puglia.

 

                 I piemontesi sono rimasti nel 17,5% dei casi, mentre tra coloro che sono partiti la Regione più raggiunta è stata la Liguria.

 

                 Gli emiliano-romagnoli hanno preferito ‘casa’ loro nel 15,2% dei casi, altrimenti sono andati soprattutto in Trentino Alto Adige.

 

                 Ed infine i laziali sono rimasti nella loro Regione nell’11,4% dei casi, preferendo oltre il confine territoriale la Puglia.

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 


 

 

 

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