Un sostegno per le professioni senza ordini

Un sostegno per le professioni senza ordini

Si è riunito al Ministero dello Sviluppo economico il primo "tavolo" dei professionisti non regolamentati, le cosiddette 'partite Iva' fuori dagli ordini professionali, convocato da 'Mister Pmi', Giuseppe Tripoli.

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30 maggio 2011

Una strategia di sostegno alla realtà estremamente differenziata delle professioni non regolamentate, dai servizi alle imprese alle attività di cura, a quelle di comunicazione, in un quadro di regole anche in campo contributivo e fiscale. Sono stati questi gli argomenti affrontati dal
primo tavolo per le professioni non ordinistiche riunito al Ministero dello Sviluppo Economico da "Mister Pmi", Giuseppe Tripoli, e a cui hanno partecipato Assoprofessioni, Colap, Confindustria, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confprofessioni, Casartigiani, Claai, Accredia e Uni. "Il nostro obiettivo -ha spiegato Tripoli- è quello di individuare esigenze e linee di intervento per questo comparto che rappresenta una quota rilevante del Pil e uno dei settori economici
più vivaci e in trasformazione. Abbiamo iniziato un percorso condiviso, consapevoli che in Parlamento sono in discussione alcuni disegni di legge che puntano a regolamentare queste attività
professionali non ordinistiche''. ''Presupposti essenziali per la crescita del settore sono l'innovazione, la qualità delle attività e della certificazione e la tutela del cliente, impresa o cittadino,anche attraverso l'utilizzo delle norme tecniche volontarie, facendo riferimento alle regole europee. Il tavolo tornerà a riunirsi entro giugno - ha concluso Mister Pmi- per proseguire nell'esame dei diversi temi".


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