Un sostegno per le professioni senza ordini
Un sostegno per le professioni senza ordini
Una strategia di sostegno alla realtà estremamente differenziata delle professioni non regolamentate, dai servizi alle imprese alle attività di cura, a quelle di comunicazione, in un quadro di regole anche in campo contributivo e fiscale. Sono stati questi gli argomenti affrontati dal
primo tavolo per le professioni non ordinistiche riunito al Ministero dello Sviluppo Economico da "Mister Pmi", Giuseppe Tripoli, e a cui hanno partecipato Assoprofessioni, Colap, Confindustria, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confprofessioni, Casartigiani, Claai, Accredia e Uni. "Il nostro obiettivo -ha spiegato Tripoli- è quello di individuare esigenze e linee di intervento per questo comparto che rappresenta una quota rilevante del Pil e uno dei settori economici
più vivaci e in trasformazione. Abbiamo iniziato un percorso condiviso, consapevoli che in Parlamento sono in discussione alcuni disegni di legge che puntano a regolamentare queste attività
professionali non ordinistiche''. ''Presupposti essenziali per la crescita del settore sono l'innovazione, la qualità delle attività e della certificazione e la tutela del cliente, impresa o cittadino,anche attraverso l'utilizzo delle norme tecniche volontarie, facendo riferimento alle regole europee. Il tavolo tornerà a riunirsi entro giugno - ha concluso Mister Pmi- per proseguire nell'esame dei diversi temi".