Una Finanziaria per rilanciare i consumi

Una Finanziaria per rilanciare i consumi

Il Governo ha deciso di varare misure a sostegno dei consumi e dello sviluppo. Rimandato il taglio delle tasse. Tremonti: "Un intervento strutturale per rilanciare l'economia".

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8 settembre 2003
La Finanziaria arrivera' formalmente

Arriva la Finanziaria per rilanciare i consumi

 

Il governo ha deciso che la Finanziaria 2004 dovrà contenere misure a sostegno dei consumi e dello sviluppo, che non conterrà il taglio delle tasse con il secondo modulo Irpef e ha garantito che la riforma delle pensioni si farà con il consenso sociale. Questi, in sintesi, i principali aspetti emersi dal seminario Ambrosetti di Cernobbio al quale sono intervenuti il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e il ministro del Welfare Roberto Maroni. Dunque, dovrebbero arrivare le sospirate e tanto richieste (in particolar modo da Confcommercio) misure a sostegno dei consumi: lo ha confermato il ministro Maroni, parlando di “misure di carattere ciclico per favorire i consumi e rilanciare l’economia”. Tra le ipotesi circolate negli ultimi mesi c’è quella avanzata dal vice ministro dell'Economia, Mario Baldassarri, che proponeva a fine luglio di rilanciare i consumi attraverso la proroga di un anno della deduzione del 36% sulle ristrutturazioni edilizie in scadenza il prossimo 31 dicembre e, nello stesso periodo, la fatturazione potrebbe essere incentivata abbassando dal 10% al 4% l’Iva. Un’operazione che comporterebbe un negoziato con l’Unione visto che da tempo l’Iva è un’imposta governata a livello europeo. In particolare, per il vice ministro di An gli sgravi debbono essere applicati “non solo alla ristrutturazione edilizia, ma anche ai contenuti della casa”, cioè arredamenti, elettrodomestici o impiantistica. Tra le misure allo studio resta in bilico invece l’ipotesi del condono edilizio. Il ministro dell’Ambiente Altero Matteoli ha cominciato ad abbassare la barricata e si è detto possibilista nei confronti di un condono-mini, ma cresce il coro dei no, anche tra i ministri, alle ipotesi circolate in questi giorni di un condono edilizio generalizzato che potrebbe portare fino a 5 miliardi. sempre a Cernobbio, il ministro dell’Economia. Il ministro dell’Economia Tremonti ha parlato dell’arrivo di “una misura straordinaria di tipo colbertiano che avrà carattere strutturale ed avrà come obiettivo il rilancio dell’economia”. Come detto, la Finanziaria non conterrà un nuovo taglio delle tasse, cioè l’applicazione del secondo modulo della riforma dell’Irpef. “Ridurre le tasse è importante – ha detto Tremonti - ma non è possibile farlo ora”. Un elemento consolidato sembra essere invece quello delle cartolarizzazioni. La modifica del Patto di stabilità interno e l’ipotesi dunque di una compartecipazione più automatica degli enti locali agli sforzi che verranno decisi con la manovra è l’altra carta forte che il governo vuole giocare sul fronte delle entrate, insieme ad un maggior controllo sulla spesa, a partire da quella sanitaria.  Ma è proprio sul fronte della spesa che la maggioranza dovrà adottare una strategia comune nelle prossime ore. Le richieste sono tante e arrivano da ogni settore: più fondi per la scuola sono chiesti dal ministro Letizia Moratti, mentre il responsabile del dicastero delle Infrastrutture Pietro Lunardi ha già rilevato la necessità di 7,5 miliardi per gli investimenti infrastrutturali e il viceministro all’Economia Gianfranco Miccichè ha ribadito la necessità per il Sud di stanziamenti analoghi a quelli dello scorso anno, e cioè pari allo 0,6% del Pil.

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