Una proposta che divide, dubbi dalla GDO e da alcuni settori del commercio

Una proposta che divide, dubbi dalla GDO e da alcuni settori del commercio

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16 luglio 2018

La stretta contro la "concorrenza diretta e spietata" creata dalla liberalizzazione delle aperture dei negozi cui lavora il governo suscita i mal di pancia della  grande distribuzione e di alcuni settori del commercio. La proposta di legge di Davide Crippa, deputato del Movimento Cinque Stelle e sottosegretario allo Sviluppo economico, per cancellare la "liberalizzazione selvaggia" delle aperture domenicali degli esercizi commerciali divide. Sarebbero - nelle intenzioni del provvedimento - non più di dodici all'anno i giorni festivi in cui è consentito lavorare. Con turni a rotazione definiti a livello locale e un limite per ogni Comune fissato al 25% per gli esercizi commerciali dello stesso settore merceologico aperti la domenica o in un giorno festivo. E l'esecutivo promette di mettere i bastoni fra le ruote anche al commercio elettronico: per chi vuole fare shopping online in un giorno festivo "l'attività commerciale che si svolge in Italia non sarà esercitata in alcuna delle sue fasi". Se Ancc/Coop condivide una nuova regolamentazione per trovare "un nuovo equilibrio tra le esigenze dei consumatori e quelle dei lavoratori", l'Associazione nazionale cooperative dettaglianti Ancd/Conad è convinta che "fare un passo indietro" e farlo "proprio in un momento in cui la distribuzione organizzata subisce la concorrenza sleale dell'e-commerce, significherebbe mettere a rischio migliaia di posti di lavoro e privare i cittadini di un servizio prezioso". Più dur  Confimprese: se la proposta M5s dovesse diventare legge "alle  imprese non resterebbe che licenziare. In tempi rapidi. Per non lasciare sul terreno perdite di fatturati e marginalità". Mentre l'Aduc, associazione dei consumatori, è quasi sarcastica: "prepariamoci a rinunciare di nuovo a quelle libertà economiche che fanno libero, prospero e adulto un Paese". E avverte che le proposte del governo "impingueranno le casse della miriade di commercianti online, aperti 365 giorni l'anno, 24 ore su 24". Per il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, "una cosa è il riposo settimanale,  un'altra cosa è la domenica. Costruire il dogma sulla domenica e non sul riposo settimanale mi sembra eccessivo, si apre un fronte che non ha senso".

 

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