Unioncamere: commercio e turismo "a picco", solo l'export si salva

Unioncamere: commercio e turismo "a picco", solo l'export si salva

Indagine congiunturale del Centro Studi Unioncamere relativa al IV trimestre 2012 e alle previsioni per il I trimestre 2013. Il presidente Ferruccio Dardanello: ''Le incertezze del mercato interno continuano a farsi sentire sul nostro sistema produttivo''.

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5 marzo 2013

Se Natale ha dato una mano solo alle vendite dei supermercati, che chiudono quasi in pareggio, il calo della domanda interna ha colpito le imprese di tutti i settori negli ultimi mesi del 2012 e fa pensare, soprattutto gli operatori del commercio e della filiera turistica, a un primo trimestre 2013 'in rosso'. L'export e' l'unico indicatore che, nelle previsioni delle
imprese manifatturiere, mostra segnali positivi e accende le speranze di una ripresa dell'economia anche se i benefici della competitivita' estera dei nostri prodotti saranno colti prevalentemente dalle imprese settentrionali, Nord Ovest in testa. E' quanto emerge dall'indagine congiunturale effettuata dal Centro studi di Unioncamere relativa al IV trimestre 2012 e alle previsioni per il I trimestre 2013. ''Le incertezze del mercato interno continuano a farsi sentire sul nostro sistema produttivo'', commenta il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. ''Dopo aver vissuto un periodo natalizio decisamente sotto tono e aver dato corso a una stagione dei saldi che sembra non aver dato i risultati desiderati, il commercio al dettaglio si appresta ad iniziare una nuova fase all'insegna della riduzione delle vendite. Il contesto di difficolta' complessivo sembra colpire anche le imprese della filiera turistica che pure, almeno nelle aree di montagna, dovrebbe proprio in questi mesi sperimentare le performance migliori''. Per il primo trimestre 2013 le imprese industriali mostrano ancora di risentire del clima economico sfavorevole, alimentato principalmente dalle incertezze sul fronte interno. A fronte di poco meno della meta' di operatori che puntano a mantenere inalterati i volumi prodotti e il flusso di vendite, sono oltre un terzo le imprese
che continuano ad attendere cali di produzione e fatturato. I saldi di questi indicatori segnano infatti rispettivamente -17,6 e -16,7.

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