Cresce nonostante la crisi: in 10 anni, le imprese commerciali sono aumentate di quasi 60 mila
unita', con un incremento percentuale di 4 punti. A un periodo di costante crescita dal 2001 al 2006, e' seguito un triennio 2007-2009 che ha annullato parte dei risultati positivi precedenti. Nel 2010 tuttavia si e' registrata una ripresa con la nascita di 2mila imprese in piu' rispetto al 2009. A scattare la fotografia del settore (che fornisce un apporto al valore aggiunto nazionale pari all'11,1%), e' Unioncamere in occasione del nono Convegno nazionale sul commercio. Un settore che occupa complessivamente quasi 3,5 milioni addetti, il 14,3% del totale degli occupati nazionali. Dopo la flessione di 90 mila unita' nel 2009 sul 2008, il calo si e' successivamente assestato nel 2010 sulle 16 mila unita', con una perdita del 3,0% rispetto al 2008 e di appena lo 0,5% rispetto
al 2009. La rete distributiva conta un milione e 630mila esercizi commerciali a fine 2010, di cui quasi la meta' (47,7%) composta da piccoli negozi, ognuno con una platea media di potenziali clienti pari a 78 abitanti (di molto inferiore a media Ue). Gli ambulanti, con i loro 170.845 esercizi, coprono il 10,5% della complessiva rete commerciale e hanno conosciuto un vero boom: non sono solo itineranti, ma soprattutto a posteggio fisso, generalmente presenti nei mercatini rionali delle citta'. Rispetto al 2000 gli ambulanti hanno registrato infatti un incremento del 20%. La Grande distribuzione organizzata ha il suo 'zoccolo duro' nei supermercati che, all'inizio del 2010, erano 9.481, 348 in piu' rispetto all'anno precedente, e in costante crescita dall'inizio degli anni Duemila. Nel decennio 2000-2010 lo stock si e' accresciuto piu' del 52,8%, con variazioni sostenute sia in termini di superficie di vendita (+57,6%), che di occupati (+52,3%). Il valore dei benicommercializzati dal sistema della distribuzione che nel 2010 e' stato pari a 460.246 milioni di euro, che rappresenta poco meno della meta' (il 48,9%) della spesa totale delle famiglie.