Unrae: "per uscire dalla crisi accelerare il rinnovo del parco macchine"

Unrae: "per uscire dalla crisi accelerare il rinnovo del parco macchine"

Intervento del direttore Generale Gianni Filipponi al "56° Roma Motor Show": "ci vuole una politica coordinata e strutturale per velocizzare il rinnovo del parco, che veda Stato ed Enti locali impegnati insieme".

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6 giugno 2011

"Ci vuole una politica coordinata e strutturale per velocizzare il rinnovo del parco, che veda Stato ed Enti locali impegnati insieme a mettere in atto programmi che stimolino il cittadino automobilista in questa direzione: incentivi all'acquisto ed alla rottamazione, misure fiscali che privilegino le auto più sicure e meno inquinanti, regole di circolazione e di accesso ai centri storici anch'esse premianti per le auto che rispettano le più stringenti normative europee". Questa la "ricetta" che l'Unrae, l'Associazione delle Case estere, per bocca del suo direttore generale Gianni Filipponi, ha illustrato nel suo intervento sul tema "Crisi dell'auto, quali soluzioni possibili per la ripresa", all'interno della cerimonia di inaugurazione del "56° Roma Motor Show". Filipponi, nell'illustrare i dati di mercato dei primi cinque mesi, ha ribadito che anche maggio - con i suoi 157.000 nuovi contratti, il livello più basso da quando esiste questa rilevazione, e 10.300 in meno rispetto al maggio 2010, nonostante il fatto che quest'anno ci fosse un giorno lavorativo in più - ha evidenziato i limiti dell'attuale andamento delle domande di nuove auto. "Soffre in particolare il mercato dei privati, delle famiglie - ha sottolineato Filipponi - e questo è un logico riflesso della crisi economica generale del nostro Paese, dalla quale siamo tutt'altro che usciti". Ad ulteriore conferma di queste considerazioni, il direttore generale dell'Unrae ha sottolineato come nei primi cinque mesi dell'anno siano calate particolarmente le immatricolazioni del Sud e delle Isole (passate, complessivamente, dal 21,48% al 17,48% del mercato). Buone notizie, invece, per la "corsa" alla riduzione della CO2: l'Unrae ha calcolato che la media ponderata delle emissioni è passata da 134,4 g/km del maggio 2010 ai 129,6 g/km del maggio di quest'anno, un livello addirittura inferiore ai 130
g/km fissati come obiettivo continentale dall'Unione Europea per il 2012. "Merito degli investimenti e dei progressi tecnologici messi in atto dalle Case - ha concluso Filipponi - ma anche del fatto che le vetture diesel, che notoriamente consumano meno e, quindi, emettono meno CO2, sono passate in un anno dal 42% del mercato del gennaio-maggio 2010 al 55,3% del gennaio maggio 2011".

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