"Non sappiamo se il superammortamento verrà rinnovato a valori più bassi: Padoan ha spiegato che si lavora con le risorse che ci sono, ma se dovesse essere confermato sarebbe un bene per il settore". Lo sottolinea Michele Crisci, presidente dell'Unrae, l'Associazione delle Case automobilistiche estere che operano in Italia, dicendosi comunque "convinto che il governo sia consapevole di quali sono le misure in grado di generare vantaggi per la nostra economia". Crisci ha confermato come il settore non punti a incentivi 'vecchio stile': "Non vogliamo incentivi di breve termine che mirino ad aumentare le vendite di breve termine, ma pensiamo si possa agire su manovre e misure strutturali in grado di restare in vigore qualche anno". Per il presidente Unrae "serve una fiscalizzazione che ad esempio permetta di dedurre gli investimenti fatti sulle auto, come le riparazioni, o di portare in deduzione i costi finanziari". Crisci - che si definisce "ottimista nella possibilità che il settore dell'auto in Italia trovi una voce unica, determinante per farsi
sentire" a ogni livello - ha rivendicato "l'impegno delle case, che non solo stanno investendo tecnologicamente ma lavorano su manovre di acquisto molto competitive per aiutare le persone a comprare un'auto". Perché "la mobilità privata è imprescindibile - ha concluso - non è realizzabile pensare a una mobilità garantita solo dal trasporto pubblico".