Vendite al dettaglio in caduta libera, male i saldi

Vendite al dettaglio in caduta libera, male i saldi

A giugno diminuzione dello 0,5 per cento rispetto a maggio e del 3,4 per cento su giugno 2007: è il calo tendenziale più significativo dall'aprile 2005 (-3,9 per cento). Saldi: meno 5 per cento rispetto all'estate 2007.

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29 agosto 2008
Vendite al dettaglio in caduta libera

Vendite al dettaglio in caduta libera, male anche i saldi

 

A giugno le vendite al dettaglio sono diminuite dello 0,5% rispetto a maggio e del 3,4% rispetto a giugno 2007: è il calo tendenziale più significativo dall’aprile 2005 (-3,9%). Lo ha reso noto l’Istat.

Il calo del 3,4% rispetto a giugno 2007 deriva da una diminuzione del 2,3% delle vendite di prodotti alimentari e da un più marcato -4,1% delle vendite di prodotti non alimentari. Tra questi, tutti i gruppi di prodotti hanno registrato variazioni tendenziali negative. La flessione più marcata è stata quella dei prodotti di profumeria e cura della persona (-6%), seguita da quella di giochi, giocattoli, sport e campeggio (-5,3%), da elettrodomestici, radio, tv e registratori (-5,1%) e da dotazioni per l’informatica, per le telecomunicazioni e la telefonia (-5%).

Guardando alle varie forme distributive, a giugno sono state soprattutto le imprese di piccola superficie a soffrire: il calo è stato per queste del 4,8%, mentre la grande distribuzione ha registrato un -1,5%. Nella gdo hanno visto scendere le vendite sia gli hard discount (-2,3%) sia gli ipermercati (-1,7%).

Nei primi sei mesi del 2008, infine, il valore totale delle vendite al dettaglio è diminuito dello 0,5% rispetto al primo semestre 2007. Le vendite della grande distribuzione sono aumentate dell’1,3%, mentre quelle delle imprese operanti sulle piccole superfici hanno subito una flessione dell’1,8%. Sempre nei sei mesi, i prodotti alimentari hanno registrato un aumento dello 0,7%, mentre le vendite di prodotti non alimentari sono diminuite dell’1,4%.

Per quanto riguarda invece i saldi (vedi articolo allegato, ndr), per l’estate 2008 Federmoda segnala un bilancio negativo, con un -5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, per un totale di 3,8 miliardi di euro spesi.

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