Incontro per parlare di usura presso la sede di Confcommercio Verona tra i presidenti di categoria e di territorio e la dottoressa Angela Barbaglio, Procuratore aggiunto al tribunale di Verona e Damiano D’Angelo, responsabile dell’ufficio antiusura del Comune di Verona. Un ufficio, questo, al quale possono rivolgersi liberamente e gratuitamente tutti coloro che ritengono di essere caduti nella trappola di un usuraio. L’ufficio affianca l’usurato nella sua vicenda umana, assistendolo nella redazione della denuncia da presentare all’autorità giudiziaria e fornendogli informazioni e notizie sugli aiuti che lo stato riconosce alle vittime di questo illecito penale. Il problema, ha detto D’Angelo, è che esiste molta paura o pudore di sporgere denuncia. A maggior rischio usura sono le famiglie e le piccole e micro imprese, realtà che registrano maggiore difficoltà nell’accesso al credito.

La Barbaglio ha ricordato che il tasso di usura trova come punto di riferimento le tabelle che il Ministero dell’economia pubblica ogni tre mesi, consigliando anche di visitare il sito della Banca d’Italia nella sezione vigilanza. Il Procuratore aggiunto ha ricordato l’alta pericolosità di un fenomeno che molto spesso si accompagna ad altre attività illegali, quali l’esercizio abusivo dell’attività finanziaria e l’estorsione. Anche la Barbaglio ha messo in evidenza l’importanza che le vittime mettano da parte ogni riserva, escano allo scoperto e sporgano denuncia. Inoltre ha ricordato il fondo di solidarietà al quale possono accedere anche le imprese del commercio che sporgano denuncia e la mantengano. Questo perché capita che l’usurato, di fronte alle minacce dell’usuraio, ritiri in un secondo momento la denuncia.