Vertenza Terziario

Vertenza Terziario

DateFormat

24 marzo 2021

Un diverso modello di gestione dell’emergenza sanitaria

Nell’accelerare il più possibile i tempi della campagna di vaccinazione, bisogna anche prendere atto della sempre più evidente insostenibilità economica e sociale di una strategia di contrasto dell’epidemia fondamentalmente incentrata sul modello del lockdown - sia pure ad intensità variabile - e delle limitazioni di circolazione. C’è, dunque, la necessità e l’urgenza di mettere il sistema in condizione di ripartire in sicurezza. Per Confcommercio, la priorità resta poter lavorare, con pari doveri nei confronti della salute e con pari dignità nel considerare tutte le attività del terziario di mercato come settori “essenziali” alla vita economica e sociale del Paese.

L'emergenza economica e sociale: indennizzi e ammortizzatori sociali

I settori economici rappresentati da Confcommercio sono quelli maggiormente colpiti dagli effetti della pandemia e dei conseguenti provvedimenti adottati. Per le imprese di questi settori, il tema dei cosiddetti ristori resta, dunque, centrale. E, rispetto al decreto “Sostegni”, vanno decisamente rafforzate le risorse dedicate ai ristori che verranno riconosciuti ad imprese e partite IVA a fronte delle perdite di fatturato medio mensile registrate nel 2020 rispetto al 2019. Ristori che dovranno essere anche più inclusivi in termini di parametri d’accesso e più tempestivi in termini di meccanismi operativi. È, inoltre, fondamentale prevedere un adeguato sostegno alla finanza territoriale, a partire da quella dei Comuni, affinché si possa ridurre o azzerare la pressione di imposte e tributi locali nei confronti delle imprese rimaste chiuse o fortemente penalizzate per i vari lockdown. Sul versante degli ammortizzatori sociali occorre una riforma strutturale, ferma restando l’esigenza per le imprese del terziario di mercato di una proroga ampia della Cassa COVID 19 senza contribuzione addizionale e senza distinzioni dimensionali. Tanto più se in presenza di ulteriore proroga del blocco dei licenziamenti. Riduzione strutturale del cuneo fiscale sul costo del lavoro, dunque, e riforma degli ammortizzatori sociali all’insegna dell’inclusività delle prestazioni e della sostenibilità della contribuzione.

La ripresa: il PNRR

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è uno snodo strutturale di una possibile ripartenza. Bisogna, però, arrivare al più presto ad un progetto compiuto e condiviso. Tre sono i punti chiave per una rapida programmazione e attuazione degli investimenti:

  • la strategia delle riforme
  • la centralità del terziario di mercato corrispondente al suo peso sul PIL (circa il 40%)
  • l’impianto di governance con un “Comitato di responsabilità sociale”, che annoveri la presenza anche di rappresentanti delle forze sociali.
     

Il cammino della ripresa: le proposte di Confcommercio


Riduzione del peso fiscale

Riordino del sistema fiscale in un’ottica di progressiva riduzione della pressione complessiva, insieme ad una azione di contrasto e recupero dell’evasione e dell’elusione ed un'efficace web tax che ripristini parità di regole nel mercato.

Accesso al credito e proroga della moratoria dei debiti bancari

È necessario estendere, in via generale, di almeno un anno il termine di efficacia della moratoria dei debiti bancari, attualmente fissato al 30 giugno 2021, prevedendo al contempo scadenze ancora più ampie per le filiere produttive maggiormente colpite dagli effetti dell’emergenza sanitaria, tra cui il turismo. Va contestualmente escluso un peggioramento del rating delle imprese che usufruiscono della moratoria.

Occorre, inoltre, agire per tempi di rimborso dei prestiti assistiti da garanzie pubbliche straordinarie ben oltre l’attuale limite massimo dei sei anni e valorizzare il ruolo dei confidi in sinergia con il Fondo di garanzia per le PMI.

Semplificare per crescere

Procedure più snelle e più semplici e adempimenti meno onerosi, fondamentali per agevolare l’attività delle imprese e attivare investimenti pubblici e privati.

Digitalizzazione come via all’innovazione

Un patto di sistema per rilanciare il Paese attraverso gli investimenti nel digitale; decontribuzione per le assunzioni in ambito R&S, il finanziamento delle attività di riprogettazione del business, la costruzione di una compiuta rete dell’innovazione (Istituzioni, territori, associazioni), l’investimento sulle competenze digitali, il digitale come driver per migliorare il rapporto tra PA ed imprese.

Competitività: turismo e cultura

Un progetto per il rilancio di questi due comparti con dotazioni adeguate. Per il turismo un approccio a tutte le sue espressioni economiche, oltre a quella culturale in senso stretto, che declini gli assi portanti della ripresa – digitalizzazione, riqualificazione, nuove competenze e inclusione – nelle forme più adeguate per ogni componente della filiera. Una strategia per la cultura moderna e integrata, dedicata a tutte le attività culturali, che rilanci il settore dopo la generalizzata chiusura e consenta di svilupparne appieno le potenzialità sulle quali altri Paesi stanno costruendo intere economie.

Rivoluzione verde e transizione ecologica

Per una vera “rivoluzione verde” servono incentivi e tempistiche certe che permettano alle imprese di adeguarsi senza penalizzazioni economiche e gestionali. Includere negli incentivi all’efficientamento energetico imprese e professionisti.

Infrastrutture per una mobilità sostenibile

Pieno riconoscimento del valore dell’accessibilità territoriale per lo sviluppo del Paese ed occorre incentivare il rinnovo sostenibile dei mezzi di trasporto – dalle navi ai veicoli per il trasporto merci – per una maggiore competitività.

Città e terziario di mercato

Un programma di rigenerazione urbana ed economica, con dotazioni adeguate e continuative nel tempo per rafforzare la rete urbana dei negozi e servizi di prossimità e contrastare la desertificazione commerciale al fine di incrementare la coesione sociale e creare un ambiente attrattivo per le imprese del terziario di mercato. E sul tema della coesione territoriale, serve un progetto specifico per la salvaguardia del modello italiano di pluralismo distributivo chiamato al confronto con le sfide della multicanalità e del rinnovamento del rapporto con territori e città.

Salute

L’ammodernamento del nostro Sistema Sanitario Nazionale - tanto più dopo la prova della pandemia e tenendo conto dell’invecchiamento della popolazione e della conseguente cronicità - ha bisogno di una stretta cooperazione tra tutti gli attori coinvolti nel sistema salute.

Il lavoro autonomo professionale

Un approccio al mondo del lavoro professionale più equo ed inclusivo: digitalizzazione, innovazione, valore economico ed ammortizzatori sociali.

Giovani e donne

Occorrono misure che sostengano maggiormente l’imprenditoria giovanile e femminile e interventi per ridurre gap generazionale e di genere, abilitando leve essenziali per lo sviluppo economico e sociale del Paese, a partire dalla formazione.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca