Visco: "Le banche non facciano mancare credito alle imprese solide"

Visco: "Le banche non facciano mancare credito alle imprese solide"

Intervento del governatore della Banca d'Italia all'Assemblea annuale dell'Abi. "Le banche sono chiamate a decisioni difficili: non far mancare finanza alle imprese solide ed evitare di prolungare il sostegno a quelle senza prospettive".

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11 luglio 2012

"In questa fase le banche sono chiamate a decisioni difficili: non far mancare finanza alle imprese
solide, evitare di prolungare il sostegno a quelle senza prospettiva". Lo ha detto il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, nel suo intervento all'assemblea dell'Abi, sottolineando che questo e' l'essenza della sana e prudente gestione". "Anche dall'esito di queste scelte - ha aggiunto -dipendono i tempi e l'intensita' della ripresa della crescita". Secondo il governatore della Banca d'Italia, "la nostra economia ha bisogno di intermediari e mercati finanziari che allochino al meglio e al minor costo possibile il risparmio a essi affidato". "Banche attente alle prospettive di crescita delle imprese, imprese a loro volta dotate di maggior capitale e piu' pronte ad accedere direttamente al mercato dei capitali - ha spiegato Visco - sono precondizioni perche' il superamento di questa crisi veda l'economia italiana avviarsi a un rilancio duraturo". Per il governatore, "occorre perseguire, nel medio termine, un piu' ampio accesso delle imprese italiane
ai mercati dei capitali, adottando politiche di incentivi coerenti. Fin da ora le banche devono riconsiderare la validita' dei loro modelli di rapporto con le imprese, soprattutto con quelle di maggiori dimensioni. Le politiche di affidamento - ha proseguito - devono essere basate sullasolidita' dei progetti imprenditoriali, non su relazioni e legami che ne prescindano: stabiliti in fasi di crescita economica e di finanza favorevole, essi non sono oggi piu' sostenibili".

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