L'Unione europea in breve

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L'unione europea in breve

L'Unione Europea in breve...

L'Unione europea (UE) è un'Unione economica e politica, unica nel suo genere, tra 27 paesi che coprono buona parte del continente europeo. L'UE è stata creata all'indomani della Seconda guerra mondiale con l'obiettivo di promuovere innanzitutto una maggiore cooperazione economica tra gli Stati membri, partendo dal principio che il commercio produce un'interdipendenza tra i paesi riducendo quindi i rischi di conflitti.

Unione Europea: 27 paesi

Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi-Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria.
Quella che era nata come un'Unione puramente economica è diventata col tempo un'organizzazione attiva in tutta una serie di settori che vanno dal clima all'ambiente, alla salute, alle relazioni esterne e alla sicurezza e alla giustizia e all'immigrazione. Per riflettere questo cambiamento, nel 1993 il nome di Comunità economica europea (CEE) è stato sostituito da Unione europea (UE).

Obiettivi

  • istituire le basi di un'Unione tra i popoli europei, salvaguardare la pace e ricercare l'unità politica;
  • garantire, attraverso un'azione comune, i progressi economici e sociali: creazione di un mercato unico europeo e rafforzamento della coesione sociale.

Funzionamento

I Trattati

L'Unione europea si fonda sul principio dello Stato di diritto: tutti i suoi poteri riposano cioè su trattati liberamente e democraticamente sottoscritti dai paesi membri.
L'UE è inoltre governata dal principio della democrazia rappresentativa, in cui i cittadini sono rappresentati direttamente a livello dell'Unione nel Parlamento europeo e gli Stati membri sono rappresentati nel Consiglio europeo e nel Consiglio dell'UE.

Le competenze

Negli anni gli Stati membri hanno delegato una parte crescente delle loro competenze alle istituzioni comunitarie. Esiste in tal modo, accanto ai poteri nazionali, regionali e locali, un potere europeo basato su istituzioni democratiche e indipendenti che hanno il mandato per intervenire in vari settori.

Tre categorie di competenze

Competenza esclusiva: In forza dei Trattati, sulle seguenti materie l'Unione può legiferare e adottare atti giuridicamente vincolanti. La competenza degli Stati membri in tali casi si limita al dare attuazione agli atti dell'Unione, salva la possibilità per la stessa di autorizzare i singoli Stati a intervenire in maniera autonoma, nei limiti che la stessa Unione specifica:

  • unione doganale;
  • definizione delle regole di concorrenza necessarie al funzionamento del mercato interno;
  • politica monetaria per gli Stati membri la cui moneta è l'euro;
  • conservazione delle risorse biologiche del mare nel quadro della politica comune della pesca;
  • politica commerciale comune;
  • conclusione di accordi internazionali, allorché tale conclusione è prevista in un atto legislativo dell'Unione o è necessaria per consentirle di esercitare le sue competenze a livello interno o nella misura in cui può incidere su norme comuni o modificarne la portata.

Competenza concorrente (condivisa): l'Unione ha una competenza concorrente con quella degli Stati membri nei seguenti settori:

  • mercato interno;
  • politica sociale, per quanto riguarda gli aspetti definiti nel trattato;
  • coesione economica, sociale e territoriale;
  • agricoltura e pesca, tranne la conservazione delle risorse biologiche del mare;
  • ambiente;
  • protezione dei consumatori;
  • trasporti;
  • reti transeuropee;
  • energia;
  • spazio di libertà, sicurezza e giustizia;
  • problemi comuni di sicurezza in materia di sanità pubblica.

Nei settori della ricerca, dello sviluppo tecnologico e dello spazio, l'Unione ha competenza per condurre proprie Azioni e definire ed attuare Programmi.
I Programmi e le Azioni Europei nell'ambito della ricerca, tuttavia, non impediscono agli Stati membri di adottarne anche propri.

Lo stesso vale per i settori della cooperazione allo sviluppo e dell'aiuto umanitario, per i quali l'Unione ha competenza per condurre proprie specifiche Azioni ed una Politica Comune, senza che l'esercizio di tale competenza possa avere per effetto di impedire agli Stati membri di adottare anche proprie misure e specifiche politiche.

Competenze di sostegno, coordinamento o completamento: L'Unione ha competenza per svolgere azioni intese a sostenere, coordinare o completare l'azione degli Stati membri. I settori di tali azioni, nella loro finalità europea, sono:

  • tutela e miglioramento della salute umana;
  • industria;
  • cultura;
  • turismo;
  • istruzione, formazione professionale, gioventù e sport.

Le Istituzioni Ue

Il Parlamento europeo

Il Parlamento europeo (PE) è composto da 751 deputati eletti nei 28 Stati membri dell'Unione europea allargata. Dal 1979 i deputati sono eletti a suffragio universale diretto per un periodo di cinque anni. Con il Trattato di Lisbona i suoi poteri sono stati rafforzati.

Composto attualmente da 7 Gruppi Politici ed organizzato in 20 Commissioni parlamentari, il PE ha competenza nelle seguenti materie:

  • legislativa: contrariamente alla maggior parte dei parlamenti nazionali, il Parlamento Europeo non ha il potere di iniziativa legislativa. Tuttavia, con il Trattato di Lisbona, l'approvazione del PE è diventata indispensabile per l'adozione della maggior parte degli atti legislativi dell'Unione, essendo stata estesa la c.d. procedura di co-decisione legislativa a circa 50 nuovi settori. La procedura della co-decisione prevede che gli atti normativi dell'Unione, proposti dalla Commissione Europea, debbano essere approvati dal Consiglio Ue e dal Parlamento ed è questa, ormai, la "Procedura legislativa ordinaria"; 
  • finanziaria: Per l'approvazione del Budget dell'Unione è indispensabile il voto favorevole del PE, seguendo la procedura ordinaria di co-decisione.
  • controllo politico: il PE "elegge" il presidente della Commissione europea su proposta del Consiglio europeo, tenendo conto dei risultati delle elezioni europee e della maggioranza vincente.

Il Consiglio europeo

Il Consiglio europeo, composto dai Capi di Stato o di Governo degli Stati membri, definisce gli orientamenti e le priorità politiche generali dell'Ue. Oggi il Consiglio europeo è diventato un'istituzione dotata di una Presidenza stabile che dura in carica per la durata di due anni e mezzo.

Il Consiglio dell'Unione europea

Il Consiglio dell'Ue, o Consiglio dei ministri dell'Ue, riunisce i ministri competenti per settore di attività.

La Commissione europea

La Commissione europea (CE) è l'organo esecutivo dell'Ue, promuove l'interesse generale dell'Ue, detiene in via esclusiva il potere di iniziativa legislativa nell'ambito dell'Unione e controlla l'applicazione del diritto comunitario. La CE è composta da un Commissario per ogni Stato membro ed è articolata in 43 Direzioni generali.

La Corte di Giustizia

La Corte di Giustizia garantisce che il diritto dell'UE venga interpretato e applicato allo stesso modo in ogni paese europeo e che i paesi e le istituzioni dell'Unione rispettino la normativa dell'UE

La Banca centrale europea (BCE)

La BCE definisce e attua la politica monetaria dell'Ue con l'obiettivo del mantenimento della stabilità dei prezzi e sostiene le politiche generali economiche dell'Unione.

La Corte dei conti

La Corte dei conti è responsabile del controllo del bilancio comunitario.

Gli Organi consultivi Ue

Il Comitato economico e sociale europeo (Cese)

Il Cese contribuisce a rafforzare la legittimità democratica e l'efficacia dell'Unione europea, consentendo alle organizzazioni della società civile degli Stati membri di esprimere le loro opinioni a livello europeo. A tal fine, il Cese redige pareri sulle proposte della Commissione europea in rappresentanza delle organizzazioni di: datori di lavoro (Gruppo I), lavoratori (Gruppo II) e interessi diversi (Gruppo III). L'Italia ha 24 membri, di cui 1 per la Confcommercio.

Il Comitato delle Regioni (CdR)

Il CdR è il portavoce degli interessi degli enti territoriali ed esprime pareri sulle proposte della Commissione europea.

L'Alto Rappresentante Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza

L'alto rappresentante guida la politica estera e di sicurezza comune dell'Ue; presiede il Consiglio "Affari esteri" composto dai Ministri degli esteri degli Stati membri; è vice-presidente della Commissione europea, dove è responsabile del settore delle relazioni esterne e del coordinamento degli altri aspetti dell'azione esterna dell'Ue; rappresenta l'Unione in tema di politica estera e di sicurezza comune; guida a nome dell'Unione il dialogo politico con i paesi terzi ed esprime la posizione Ue nelle Organizzazioni internazionali e nell'ambito delle conferenze internazionali. L'alto rappresentante è assistito dal Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE).

I Parlamenti nazionali

Con l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona vengono stabiliti i diritti e gli obblighi dei Parlamenti nazionali in ambito europeo per:

  • la loro informazione;
  • il controllo del principio di sussidiarietà;
  • i meccanismi di valutazione nell'ambito dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia;
  • la revisione dei Trattati.

Fondi strutturali e di investimento europei

Tra gli strumenti principali della politica dell'Unione europea per favorire la crescita economica degli Stati memrbi, troviamo i fondi strutturali e di investimento europei. Negli ultimi tre cicli settennali hanno avuto a disposizione un terzo del bilancio Ue. La programmazione all'interno dei singoli Stati membri viene regolata attraverso programmi operativi nazionali (PON) o regionali (POR). In Italia i PON sono gestiti da alcuni Ministeri e Agenzie (dall'Agenzia per la Coesione Territoriale e dall'Anpal), mentre il coordinamento politico è di competenza del Dipartimento per le politiche di coesione e dell'Agenzia per la Coesione territoriale.

I principali fondi sono:

  • Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) - per l'innovazione, la ricerca, le agende digitali di piccole e medie imprese, con economia a basse emissioni di carbonio;
  • Fondo sociale europeo (FSE) - per l'occupazione, l'istruzione, la formazione e l'inclusione sociale;
  • Fondo di coesione (FC) - per i trasporti e la tutela dell'ambiente negli Stati membri meno sviluppati;
  • Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) - per la politica agricola comune;
  • Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) - per la politica comune della pesca.

Vengono deliberati ogni sette anni e l'attuale ciclo 2014-2020 sono regolati dalle disposizioni comuni (Regolamento UE 1303/2013, testo integrale al seguente link pdf) a cui si aggiungono norme a parte specifici per ciascun fondo.

Leggi anche i fondi europei dedicati al Mezzogiorno italiano

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