La delega sul lavoro: i punti principali

La delega sul lavoro: i punti principali

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17 dicembre 2014

 

Modifiche all'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, estensione degli ammortizzatori sociali, nuove regole per l'Aspi, cambiamenti nelle norme sui controlli a distanza, introduzione del contratto a tutele crescenti e superamento delle collaborazioni coordinate e continuative: sono le principali novita' contenute nella delega sul lavoro (il cosiddetto Jobs act) pubblicate in Gazzetta e in vigore dal 16 dicembre.  Ecco in sintesi cosa prevede il provvedimento:

CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI PER I NEOASSUNTI: arriva il

contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione

all'anzianita' di servizio per tutti i neoassunti. Cambia

l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori con la possibilita' di

reintegra nel posto di lavoro in caso di licenziamenti

illegittimi limitata solo a quelli nulli e discriminatori e a

''specifiche fattispecie'' di quelli disciplinari (legati al

comportamento del lavoratore). Saranno i decreti delegati a

stabilire quali saranno queste fattispecie. Sui licenziamenti

per motivi economici (esigenze aziendali) giudicati

ingiustificati sara' previsto solo l'indennizzo. Se i decreti

arriveranno entro dicembre il nuovo contratto potra' usufruire

degli sgravi contributivi previsti dalla legge di stabilita' per

le assunzioni fatte nel 2015.

 

RIORDINO FORME CONTRATTUALI E RAPPORTI LAVORO, SUPERAMENTO

COLLABORAZIONI: l'obiettivo al quale si vuole arrivare con il

contratto a tutele crescenti e' di farne la modalita' normale di

assunzione sfoltendo le decine di forme contrattuali e le norme

esistenti. Si punta alla creazione di un testo organico di

disciplina delle varie tipologie contrattuali e al

''superamento'' delle collaborazioni coordinate e continuative.

 

MANSIONI FLESSIBILI E CONTROLLI A DISTANZA: si rivede la

disciplina delle mansioni in caso di riorganizzazione,

ristrutturazione o conversione aziendale con l'interesse del

lavoratore alla tutela del posto di lavoro, della

professionalita' e delle condizioni di vita, prevedendo limiti

alla modifica dell'inquadramento. Il passaggio da una mansione

all'altra diventa piu' semplice (con la possibilita' anche di

demansionamento). Viene rivista anche la disciplina dei

controlli a distanza con la possibilita' di controllare impianti

e strumenti di lavoro.

 

RIFORMA CIG: sara' impossibile autorizzare la cig in caso di

cessazione "definitiva" di attivita' aziendale. L'obiettivo e' di

assicurare un sistema di garanzia universale per tutti i

lavoratori con tutele uniformi e legate alla storia contributiva

del dipendente. Saranno rivisti i limiti di durata del sussidio

(adesso il tetto e' di due anni per la cassa ordinaria e di

quattro per la straordinaria) e sara' prevista una maggiore

partecipazione da parte delle aziende che la utilizzano. Si

punta alla riduzione delle aliquote di contribuzione ordinarie

(ora all'1,9% della retribuzione) con la rimodulazione delle

stesse tra i settori in funzione dell'effettivo impiego.

 

RIFORMA ASPI: la durata del trattamento di disoccupazione

dovra' essere rapportata alla ''pregressa storia contributiva''

del lavoratore con l'incremento della durata massima (per ora

fissata a 18 mesi a regime nel 2016, ndr) per quelli con le

carriere contributive piu' rilevanti. Si vuole estendere l'Aspi

ai collaboratori fino al superamento di questo tipo di rapporto

di lavoro. Per le persone in situazione di disagio economico

potrebbe essere introdotta dopo la fruizione dell'Aspi una

ulteriore prestazione eventualmente priva di contributi

figurativi.

 

RAZIONALIZZAZIONE INCENTIVI A ASSUNZIONE E AUTOIMPIEGO: si

istituisce inoltre un'Agenzia nazionale per l'impiego e si punta

a semplificare e razionalizzare le procedure di costituzione e

gestione dei rapporti di lavoro al fine di ridurre gli

adempimenti a carico di cittadini e imprese. L'obiettivo e'

svolgere tutti gli adempimenti per via telematica.

 

NO VACATIO LEGIS: legge e decreti delegati entrano in

vigore, appunto, il giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta.

Gli effetti degli interventi normativi saranno oggetto di un

monitoraggio permanente da realizzarsi senza maggiori oneri.

 

 

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