Padoan: "riprendere a crescere a ritmo sostenuto e sostenibile"

Padoan: "riprendere a crescere a ritmo sostenuto e sostenibile"

Il ministro dell'Economia ha chiuso i lavori del Forum Confcommercio sottolineando che la strategia del Governo "è incentrata su misure strutturali in grado di incidere sulla competitività, i cui risultati si potranno però vedere solo nel medio periodo". Il taglio delle tasse sarà possibile solo "attraverso una riduzione strutturale della spesa pubblica".

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22 marzo 2014

Nella sessione conclusiva del quindicesimo Forum Confcommercio si è parlato del ruolo della politica. Argomento di partenza del dibattito il fiscal compact, a proposito del quale Lorenzo Guerini, portavoce del Partito Democratico, ha sottolineato che "la volontà di rispettare i patti assunti non è in discussione, ma bisogna in qualche modo tenere conto delle difficoltà delle famiglie e delle imprese". Giovanni Toti, consigliere politico di Forza Italia, ha replicato che "le scelte politiche vanno valutate nel contesto in cui vengono fatte, tanto più che la politica stessa deve essere in grado di cambiare visione per creare e costruire fiducia sul sistema Paese. Oggi ciò di cui c'è bisogno è rinegoziare il fiscal compact per far ripartire lo sviluppo". Per Gaetano Quagliarello, coordinatore nazionale del Nuovo Centro Destra, "un anno fa, al contrario di oggi, non c'era da lucrare sull'antieuropeismo in vista delle elezioni europee. E' ovvio che dobbiamo ricontrattare certi obblighi, ma poi dovremo dimostrare di meritarci la fiducia che ci dovesse venire concessa".  Secondo Benedetto Della Vedova, portavoce politico di Scelta Civica, "lo sforzo, come è obbligatorio in stagioni di crisi, deve essere comune e non riguardare la sola politica. Dobbiamo mettere a sistema tutte le energie disponibili evitando di usare l'Europa come capro espiatorio".  Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia, ha difeso l'atteggiamento della Lega nei confronti della moneta unica: "oggi ci sono condizioni storiche ed economiche che devono farci riflettere sulla giustezza di scelte che anni fa sembravano esatte. L'anatema contro Salvini e Grillo è sbagliato, la realtà va guardata con occhi laici e non dentro compartimenti stagni". Il panel si è concluso con l'intervento del ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, che ha ricordato "la straordinaria intensità della crisi globale che stiamo attraversando, caratterizzata da cifre impressionanti e con effetti strutturali che si vedono poco, ma che hanno messo in crisi lo stesso  modello di sviluppo italiano". Il momento attuale dell'economia, ha continuato il ministro, "è delicato, con una ripresa della domanda estera ma con una domanda interna molto debole. Il quadro congiunturale resta fragile ed esposto a rischi, mentre le condizioni del mercato del lavoro continuano ad essere problematiche, con relativo crescente disagio sociale. Non è più tollerabile andare avanti così, dobbiamo riprendere a crescere a ritmo sostenuto e sostenibile, garantendo buona occupazione". Quanto alla direzione intrapresa dal Governo, Padoan ha parlato di una "strategia incentrata su misure strutturali in grado di incidere sulla competitività, i cui risultati si potranno però vedere solo nel medio periodo. Nel frattempo, dunque, bisogna sostenere la ripresa con misure di effetto immediato garantite da finanziamenti sostenibili: riduzione del cuneo fiscale, completamento del pagamento dei debiti commerciali, sostegno selettivo degli investimenti pubblici con progetti di rapida attuazione. Tutte le misure saranno contemplate nel Def e nel Programma nazionale di riforma". Dopo aver sottolineato che il taglio delle tasse sarà possibile solo "attraverso una riduzione strutturale della spesa pubblica", il ministro ha concluso sottolineando che "la stabilità di bilancio è condizione indispensabile per il futuro sviluppo del Paese".

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