AGRICOLTURA E PESCA

AGRICOLTURA E PESCA

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22 gennaio 2003
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AGRICOLTURA E PESCA

 

 

1)    Lavori della Commissione europea

 

a) Aiuti di Stato per i rifiuti dei macelli, i test TSE e i capi morti

La Commissione ha adottato, il 27 novembre, nuovi orientamenti per gli aiuti di Stato relativi ai costi di smaltimento dei rifiuti dei macelli e dei capi morti e dei test per le encefalopatie spongiformi trasmissibili (TSE). La nuova normativa, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2003, chiarisce e modifica la politica in materia di aiuti di Stato per questi settori.

La nuova normativa

In futuro non verranno più concessi aiuti di Stato per contribuire ai costi di smaltimento di nessun tipo di rifiuti dei macelli. Gli Stati membri potranno eccezionalmente concedere aiuti pari al 50% dei costi sostenuti per eliminare il materiale specifico a rischio e le farine di carne e di ossa prodotti nel 2003 e che non trovano altro impiego commerciale. In seguito all'introduzione delle misure di lotta alla BSE la Commissione ha finora autorizzato aiuti di Stato fino al 100% per lo smaltimento del materiale specifico a rischio. Tale aiuto va tuttavia soppresso, in quanto si è riscontrato che può dar luogo a gravi distorsioni della concorrenza. Quanto ai test TSE, dal 1° gennaio 2003 gli Stati membri dovranno rispettare un massimale di 40€ per il contributo pubblico totale ai costi dei test (test BSE) effettuati sui bovini macellati per il consumo umano. L'importo si riferisce al costo globale dell'analisi, ossia il kit di analisi, il prelievo, il trasporto, l'analisi, la conservazione e la distruzione del campione. Va ricordato che attualmente 15 dei 40€ sono a carico della Comunità (10,5€ nel 2003). Il massimale, che attualmente non esiste, è sufficiente a coprire il costo dei kit di analisi a prezzi più concorrenziali dell'UE. Esso dovrebbe evitare indebite distorsioni della concorrenza ed esercitare una pressione economica sui produttori dei kit di analisi più costosi. Per altri test TSE (ad esempio, sui capi morti o sugli ovini) la Commissione ha deciso di continuare ad autorizzare l'aiuto fino al 100 %. Per i capi morti in azienda, e solo per questi, gli Stati membri possono concedere aiuti di Stato fino al 100% dei costi di rimozione (ossia di raccolta e trasporto) e al 75% dei costi di distruzione (ossia di deposito, trasformazione, distruzione e smaltimento definitivo). In alcuni casi può essere autorizzato un aiuto pari al 100% dei costi della distruzione, ad esempio quando è finanziato mediante tasse o contributi provenienti dal settore delle carni. Per la prima volta la Commissione ha definito la propria politica in materia di aiuti di Stato per i capi morti. Al fine di consentire agli Stati membri di adattare i regimi finanziari esistenti, aiuti fino al 100% saranno autorizzati per tutto il 2003. La Commissione applicherà gli orientamenti ai nuovi aiuti di Stato, comprese notifiche pendenti degli Stati membri, dal 1° gennaio 2003. Essa propone agli Stati membri di modificare i rispettivi regimi vigenti in materia di aiuti di Stato disciplinati dagli orientamenti per renderli conformi entro il 31 dicembre 2003. I nuovi orientamenti restano in vigore fino al 31 dicembre 2013. Qualora in futuro l'economia dei sottoprodotti di origine animale dovesse mutare significativamente, la Commissione riesaminerà la sua politica.

 

b) Ristrutturazione della pesca: piano d’azione (Com-02-600)

La Commissione europea ha presentato, il 6 novembre, una comunicazione relativa ad un Piano d’azione per ovviare alle conseguenze sociali, economiche e regionali della ristrutturazione del settore della pesca europeo. Il testo comprende:

·       Una valutazione del probabile impatto socioeconomico del contenimento dello sforzo di pesca e della riduzione del numero di pescherecci, ed in particolare una revisione delle stime provvisorie relative alle perdite occupazionali,

·       Una panoramica di tutti gli strumenti esistenti per alleviare tale impatto nell’ambito dei regimi di aiuto comunitario già in vigore (SFOP, FESR e FSE),

·       L’analisi dei nuovi strumenti che potrebbero essere a disposizione fra breve grazie alla riforma della PCP e alla riprogrammazione dei Fondi strutturali,

·       L’analisi delle ulteriori prospettive a lungo temine.

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