Saldi estivi, ad agosto leggero miglioramento

Saldi estivi, ad agosto leggero miglioramento

Le rilevazioni di Federmodaitalia-Confcommercio indicano un calo dell’1,7% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Il ministro Santanchè: "Made in Italy traino fondamentale del turismo".

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11 settembre 2023

Dopo il leggero calo delle vendite (-2,5%) registrato a luglio, nello scorso mese di agosto l’andamento delle vendite estive in saldo è migliorato pur restando leggermente in terreno negativo rispetto all’anno scorso (-1,7%), in linea con le previsioni di un anno piuttosto difficile per gli incrementi dei costi e del denaro dovuti all’impennata dell’inflazione. Il 58% degli imprenditori, secondo le rilevazioni di Federmodaitalia ha comunque registrato un valore delle vendite in saldo stabile (24%) o positivo (34%), a fronte di un 42% che ha registrato un calo.

“A chiusura della stagione c’è stato un aumento degli acquisti e degli affari per i consumatori grazie alle numerose iniziative a conclusione dei saldi in diverse località e al ritorno dei clienti e dei turisti nei nostri negozi. L’importante presenza di turisti stranieri nelle città metropolitane e d’arte, oltre che nelle località turistiche ,ha sicuramente aiutato lo shopping di qualità, lasciando una situazione a macchia di leopardo nel resto d’Italia. Gli amanti extra Ue dello shopping Made in Italy – afferma Giulio Felloni, presidente di Federazione Moda Italia–Confcommercio - sono stati, in particolare, americani, arabi, inglesi e si è assistito ad un ritorno, seppur ancora limitato, dei cinesi. I turisti europei provenienti da Francia, Belgio e Olanda hanno poi dimostrato un interesse particolare alla moda proposta dai nostri negozi”.

“Dopo le vacanze – conclude Felloni – si ritorna alla vita quotidiana, con le famiglie impegnate con il lavoro e la scuola e il mondo delle imprese di moda con le fiere e la fashion week milanese investendo sulle rinnovate tendenze del mercato tra stile, ricerca, innovazione e sostenibilità. I commercianti sono pronti con grande entusiasmo ad allestire le nuove vetrine con colori, modelli e capi di qualità che contribuiscono alla vivacità e alla vitalità dei nostri centri storici, delle vie commerciali e delle periferie delle città e dei piccoli paesi. Il momento impone delle riflessioni di filiera perché i rialzi di listino e il mantenimento dei budget dettati dall’industria della moda potrebbero non essere più economicamente sostenibili dai commercianti e dagli stessi consumatori, alle prese con i rincari generalizzati e gli effetti dell’inflazione. Fino ad oggi, noi commercianti abbiamo contenuto gli aumenti dei listini cercando di non scaricare tutti i costi sui consumatori, ma sarà importante dedicare tempo ed attenzione ai rapporti di filiera, come abbiamo sottolineato al ministro Adolfo Urso al Tavolo della Moda ad inizio agosto chiedendo anche una misura per ridurre il costo delle locazioni commerciali, un'Iva agevolata sui prodotti di moda Made in Italy e un bonus moda per l'acquisto di prodotti ecosostenibili”.

 

Santanchè: "Made in Italy traino fondamentale del turismo"

Il ministro del Turismo Daniela Santanchè, commentando i dati del sondaggio Federazione Moda Italia-Confcommercio, ha sottolineato che ''il marchio Italia ricopre il primo posto sia per influenza culturale che per patrimonio, e il secondo posto per attrattività turistica. È il nostro punto di forza, biglietto da visita e leva attrattiva per i turisti di tutto il mondo, e quindi non mi stupisce che i saldi estivi abbiano calamitato ingenti flussi di visitatori americani, arabi, inglesi e, su tutti, cinesi; ma anche - per quanto riguarda l'Europa - francesi, belgi e olandesi". "Tutti turisti - secondo Santanchè- tradizionalmente altospendenti, per l'occasione attratti dalla possibilità di acquistare prodotti italiani, sinonimo di qualità e unicità, a prezzi in saldo. I dati emersi ci confermano, di conseguenza, che il legame tra 'made in Italy' e turismo forma un binomio vincente che porta un vantaggio competitivo per l'intera economia italiana, motivo per cui questo è un settore in cui il governo crede e investe sin dalla sua formazione''. 

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