Auto: continua il momento d'oro per il mercato

Auto: continua il momento d'oro per il mercato

Aprile ancora in forte crescita per il mercato dell'auto: le immatricolazioni sono aumentate anno su anno del 29,21% a 125.805 unità.

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3 aprile 2023

Aprile ancora in forte crescita per il mercato dell'auto: le immatricolazioni sono aumentate anno su anno del 29,21% a 125.805 unità. Lo rende il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. I trasferimenti di proprietà di auto usate sono stati invece 370.132 a fronte di 357.132 passaggi registrati ad aprile 2022, con un aumento del 3,54%. Il volume globale delle vendite mensili, pari a 495.937, ha interessato per il 25,37% vetture nuove e per 74,63% vetture usate

Unrae: "Riviste al rialzo le stime del mercato per il 2023"

Considerando l’elevata performance del primo trimestre, +26,2% sul 2022 (ma -20,6% sul 2019), e in particolare il notevole contributo del mese di marzo (+40,8%), la stima Unrae per il 2023 viene rivista al rialzo, prevedendo per fine anno 1.470.000 immatricolazioni, in crescita dell’11,6% sul 2022 (ma ancora in calo del 23,3% sul 2019). Con la pubblicazione, lo scorso 25 aprile, del nuovo Regolamento UE (2023/851) che conferma l’obbligo dal 1° gennaio 2035 di riduzione del 100% delle emissioni medie di auto nuove e veicoli commerciali leggeri nuovi, Michele Crisci, presidente dell’Unrae che rappresenta in Italia le Case automobilistiche estere, afferma: “C’è da augurarsi che si lavori fattivamente, in modo coordinato con tutti i soggetti coinvolti e con una strategia pragmatica, per raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni al 2035”. “In questa ottica – aggiunge Crisci – continuiamo a sollecitare da tempo, siamo arrivati a maggio, e i dati dimostrano che gli incentivi all’acquisto di autovetture a basse emissioni non stanno funzionando: in aprile infatti la CO2 media è cresciuta del 2,9%. E’ urgente una loro riformulazione, con innalzamento dei tetti di prezzo e l’inclusione di tutte le persone giuridiche con bonus a importo pieno”. “Aspettiamo quindi una convocazione del Tavolo Automotive, di cui non si hanno più notizie, per lavorare di comune accordo verso obiettivi condivisi”. “Inoltre – prosegue Crisci – è necessario recuperare i ritardi accumulati sul fronte delle infrastrutture, accelerando l’installazione di colonnine di ricarica sia private che pubbliche, in particolare lungo le autostrade e strade statali, evitando la formazione di nuovi divari geografici all’interno del Paese e, anzi, andando a sanare quelli già esistenti”. Il Presidente dell’UNRAE chiede pertanto di “accelerare l’emanazione delle norme previste dai decreti MASE e di quelle per l’acquisto e l’installazione di colonnine di ricarica da parte di privati e condomini, senza dimenticare una politica infrastrutturale ad ampio raggio e di orizzonte lungo anche per il rifornimento di idrogeno, in linea con la nuova direttiva AFIR”. Crisci ricorda anche che la discussione in Parlamento sul DDL Delega Fiscale “rappresenta l’opportunità attesa da tempo per rivedere la fiscalità per le auto aziendali in uso promiscuo, modulando la detraibilità Iva e deducibilità dei costi in base alle emissioni di CO2, con una parallela  riduzione del periodo di ammortamento a tre anni, perché - conclude Crisci - le auto aziendali possono svolgere il ruolo di traino nella diffusione della mobilità a zero emissioni”.

Federauto: "Rimodulare gli incentivi per sostenere l'elettrico"

"Anche nel mese appena trascorso riscontriamo uno stallo nell’impiego delle risorse Ecobonus destinate a favorire gli acquisti di vetture a zero o bassissime emissioni. Dalla partenza della misura ad oggi, tali fondi hanno segnato un utilizzo del 12,9% sulla fascia 0-20 g/Km di CO2 e appena del 6,4% per quella successiva 21-60 g/Km di CO2. Poca cosa!". Lo dichiara Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari Auto, commentando i dati rilasciati dal Mit sull'andamento del mercato delle auto, per cui ad aprile le immatricolazioni di autovetture nuove sono state 125.805, con un incremento del +29,2% rispetto ai magri dati di chiusura di aprile 2022 (97.365) influenzati dall’attesa degli incentivi e dalla crisi dei microchip. "Se procediamo di questo passo gli avanzi saranno consistenti anche quest’anno, mentre se si vuole davvero favorire il rinnovo del parco obsoleto e accelerare sui veicoli green, non solo in termini percentuali ma soprattutto nei volumi venduti e circolanti, va ridefinito il sistema dei contributi statali, migliorando l’impiego delle risorse correnti e di quelle avanzate nel 2022, nonché promuovendo una politica fiscale maggiormente premiante per i veicoli ambientalmente sostenibili. Attendiamo, pertanto, di conoscere come il Governo intenda migliorare il meccanismo di incentivazione volto a diminuire l’impronta di anidride carbonica delle autovetture e accompagnare adeguatamente la transizione dell’automotive", aggiunge il Presidente di Federauto."Infatti, siamo ancora in un contesto macroeconomico in cui i prezzi dell’elettrico, oltre all’inflazione già elevata, sono più alti delle corrispondenti motorizzazioni a combustione interna, quindi, è fondamentale l’intervento pubblico per recuperare questo gap e stimolare gli acquisti di veicoli elettrici e a basso impatto ambientale da parte di tutte le fasce di clientela e, in particolare, del comparto delle flotte che risulta determinante per allargare la conoscenza e la fiducia verso la mobilità elettrificata." "Al contempo - continua De Stefani - è necessario sostenere gli investimenti per la realizzazione di infrastrutture e punti di ricarica elettrica rapidi ed affidabili, sia in ambito pubblico che privato, semplificando procedure e accorciando le tempistiche di attuazione previste dalle varie disposizioni normative vigenti".

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