Benzinai in sciopero dal 12 al 14 dicembre

Benzinai in sciopero dal 12 al 14 dicembre

I gestori hanno proclamato una serie di iniziative di protesta: dal 24 al 30 dicembre niente pagamenti con moneta elettronica e "No Rid Day" in un giorno a scelta tra il 21 e il 23. Sindacati al Mise il 4 dicembre.

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21 novembre 2012

Le organizzazioni dei gestori Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio hanno
proclamato una serie di iniziative di agitazione che culmineranno con la chiusura di tutti gli impianti della rete di distribuzione carburanti dal 12 al 14 dicembre 2012 ''senza garanzia dei livelli minimi di servizio'' e con una manifestazione nazionale a Roma convocata per il 12 dicembre, con un presidio a Piazza di Montecitorio. Le organizzazioni di categoria daranno vita anche al ''no RID day'', una protesta attraverso la quale ciascun gestore manderà ''insoluto'' il pagamento di una fornitura di carburanti ''a titolo di parziale anticipo sull'adeguamento della propria remunerazione cha sarà definita dalla futura contrattazione per il rinnovo degli accordi collettivi nazionali, in un giorno a scelta tra il 21, 22 e 23 dicembre prossimo''. I benzinai, poi, rifiuteranno il pagamento con
moneta elettronica del rifornimento nella settimana dal 24 al 30 dicembre prossimi. Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio ''denunciano la drammatica crisi strutturale che attraversa la distribuzione carburanti e colpisce duramente le migliaia di piccole imprese di gestione''. In particolare le organizzazioni puntano il dito contro ''le istituzioni e la politica, distratti e disinteressati per decenni ad un settore produttivo strategico'' che ''portano su di loro la gravissima responsabilità di avere ormai spinto alla disperazione ed al fallimento una intera
categoria che denuncia un indebitamento complessivo superiore ai 300 milioni di euro''. I sindacati dei benzinai denunciano anche gli impegni ''completamente disattesi che Ministero e industria
petrolifera si sono assunte con la sottoscrizione formale del verbale del 27 luglio scorso''. Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio si rivolgono infine alla Presidenza del
Consiglio ed al Ministero dello sviluppo economico ''perché assumano le iniziative che il ruolo istituzionale e le leggi riservano loro, sia in termini di garanzia e di controllo sul rispetto delle norme, sia in termini di mediazione per le vertenze sociali e collettive''. Intanto da fonti sindacali si è appreso che i gestori ì sono stati convocati dal Ministero dello Sviluppo economico per il 4 dicembre.

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