Bonus registratori di cassa, come ottenere il credito d'imposta

Bonus registratori di cassa, come ottenere il credito d'imposta

Tutte le indicazioni e le modalità per accedere all'agevolazione pari al 100% della spesa, fino a un massimo di 50 euro per ogni registratore telematico. 

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5 luglio 2023

Per favorire l’adeguamento tecnologico degli strumenti per memorizzare e trasmettere al Fisco i corrispettivi giornalieri, il governo ha previsto nel decreto aiuti quater un bonus registratori di cassa che oggi è diventato effettivo. Con un provvedimento del 23 giugno scorso (qui il testo in pdf) l'Agenzia delle entrate ha infatti emanato le modalità di fruizione della misura.

Si tratta di un credito d'imposta pari al 100% della spesa, fino a un massimo di 50 euro per ogni registratore telematico. L'agevolazione può essere utilizzata in compensazione, tramite F24, dalla prima liquidazione periodica Iva dopo la registrazione della fattura per l’adeguamento, indicando il codice tributo "7032".

Sempre per stimolare il processo di aggiornamento dei misuratori fiscali il decreto legge 36/2022 ha previsto una nuova modalità di partecipazione alla lotteria degli scontrini, che dà la possibilità anche alle persone fisiche, maggiorenni e residenti nel territorio dello Stato, di partecipare all'estrazione a sorte di premi quando effettuano acquisti di beni o servizi, fuori dall'esercizio di attività di impresa, arte o professione, presso esercenti che trasmettono telematicamente i corrispettivi.

Come funziona

Il credito d'imposta può essere usato solo in compensazione tramite modello F24. Potrà quindi essere inviato attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall'Agenzia a partire dalla prima liquidazione periodica dell'Iva successiva al mese di registrazione della fattura per l'adeguamento del registratore e al pagamento tracciabile del corrispettivo, effettuato quindi tramite gli strumenti individuati sempre dall'AdE nel provvedimento 73203/2018 (link pdf) come carte di debito, di credito, prepagate e i bonifici bancari o postali.

Nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2023 e in quelle degli anni successivi andrà indicato il credito fine al termine dell'utilizzo. I beneficiari non potranno fruire del bonus se al conferimento della delega F24 i fondi non dovessero risultare sufficienti. L'Agenzia procederà in ordine cronologico di presentazione della domanda.

La risoluzione numero 35 (testo in pdf) del 26 giugno scorso dell'Agenzia ha istituito il codice tributario da indicare nel modello F24 per l’utilizzo in compensazione del credito d’imposta:

  • 7032 - "Credito d’imposta per l’adeguamento degli strumenti utilizzati per la memorizzazione e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri - articolo 8 del decreto-legge 18 novembre 2022, n. 176".

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