Brennero, gli autotrasportatori contro la Commissione europea
Brennero, gli autotrasportatori contro la Commissione europea
Le associazioni Anita, Fai e Fedit hanno mandato un team legale per intraprendere un’azione di messa in mora in relazione ai divieti messi in Atto dall’Austria e imposti unilateralmente dal Tirolo.
La questione del Brennero torna a surriscaldarsi. Le associazioni dell’autotrasporto Anita, Fedit e Fai-Conftrasporto hanno deciso di mandare un team di legali alla Commissione europea, per intraprendere un’azione di messa in mora. La causa scatenante sono stati i divieti imposti unilateralmente dal Tirolo, per i quali la Commissione UE non aveva intrapreso nessuna contromisura nei confronti dell’Austria.
"Vista l'inattività politica - ha commentato il presidente di Anita, Thomas Baumgartner - l'azione legale rimane l'unico strumento utile per poter ricevere risposte concrete alle nostre legittime istanze in merito alla questione del Brennero".
La decisione è stata presa dopo la diffusione di un documento riservato del dicembre scorso delle Direzioni generali dei commissari Ue del mercato interno, dei trasporto e dell’ambiente, dove veniva chiesto alla Commissione di intraprendere una procedura d’infrazione nei confronti dell’Austria, che non è mai stata effettuata.
Oltretutto il Tirolo avrebbe in programma un intervento ancora più duro e restrittivo a partire dal luglio 2022. “Denunciamo un lassismo inaccettabile - ha dichiarato il presidente di Fai-Conftrasporto, Paolo Uggé - da parte delle istituzioni europee a danno del sistema italiano. Così facendo la Commissione europea colpisce la capacità del Paese di esportare le merci fuori dai propri confini”.
Di
Veronica Mancino